La Dow Theory, malgrado i suoi tanti decenni di vita, continua ad essere tenuta in considerazione dagli investitori americani. Dei 6 principi della teoria, esplicitati da Hamilton, Rhea e Schaefer, uno in particolare – il quarto – sembra trovare ancora molti estimatori. E’ la relazione tra Make e Take.
Ma cosa dice il 4° principio della Dow Theory? Sostanzialmente ci avverte che il movimento del paniere composto da società manifatturiere deve trovare conferma in quello composto dalle società di trasporto. Il ragionamento alla base di questo principio è che se le società manifatturiere producono più beni – perchè c’è domanda e quindi c’è crescita – allora deve per forza di cose aumentare la quantità di beni trasportati. E’ la cosiddetta relazione tra chi fa (make) e chi trasporta (take).
Tradotto sugli indici di Wall Street, il 4° principio ci dice che un movimento rialzista del Dow Jones Industrial Average deve essere confermato da un movimento analogo del Dow Jones Transportation Average. Solo in presenza di questa correlazione positiva si può parlare di crescita sostenibile dei listini; un andamento non correlato tra i due indici segnala la presenza di qualche intoppo.
Ovviamente stiamo parlando di una teoria sviluppata all’inizio del 1900, da allora il mondo è stato stravolto ed anche i mercati hanno intessuto relazioni molto più complesse. Ciò nonostante il 4° principio della Dow Theory viene ancora oggi tenuto in gran considerazione dagli investitori statunitensi, i principali media finanziari aggiornano quotidianamente le quotazioni del Dow Jones Transportation Average ed i segnali di disallineamento – come quelli di inizio 2016 e 2017 – hanno scatenato dibattiti piuttosto accesi tra i trader USA.
In realtà, a guardare i grafici, le potenzialità tecniche di tale principio appaiono molto blande. Resta tuttavia il ragionamento di fondo e cioè la stretta relazione tra manifatturiero e trasporti. Se si trasportano meno merci significa che si produce meno e quindi un andamento ancora rialzista del settore manifatturiero potrebbe essere slegato dalla realtà dei fatti. Attualmente entrambi gli indici sono orientati al rialzo, il che starebbe ad indicare che la fase rialzista delle borse americane risulta ancora sostenibile.
Il tema dei trasporti non è mai secondario nella valutazione della solidità della crescita economica, basti pensare ad un altro famoso indice, il Baltic Dry Index, che racconta l’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli relativamente a materie prime e derrate alimentari. Un suo andamento positivo è strettamente correlato alla domanda dei beni trasportati. Per questo il Baltic Dry Index viene considerato un potente indicatore della salute della crescita mondiale.