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Misurare l’efficienza di un investimento. Alla scoperta del RAP di Modigliani

Ogni risparmiatore è sempre alla ricerca di strumenti in grado di consentirgli di valutare e comparare investimenti diversi. Il rendimento, se analizzato in termini assoluti, può portare fuori strada; occorre analizzarlo in relazione al rischio che ci si assume. Il RAP di Modigliani prova a darci una mano.

Osserviamo questi due fondi (A e B), entrambe dichiarano come Benchmark il portafoglio C.

RendimentoDeviazione standard
Fondo A12%10%
Fondo B16%20%
Benchmark – Portafoglio C
14%15%

 

Se ci fermassimo a valutare il rendimento diremmo senza dubbi che il fondo B è sicuramente preferibile al fondo A; inoltre il Fondo B batte anche il suo benchmark! Tutto a posto? Nemmeno per sogno.

Il rendimento, analizzato in senso assoluto, può portarci fuori strada. Per questo, quando si confrontano una serie di alternative di investimento omogenee (ossia con lo stesso benchmark) è opportuno valutare il rendimento corretto per il rischio ad esso collegato.

Un metodo intuitivo ed efficace per fare quanto appena detto è utilizzare l’indicatore creato da Franco e Leah Modigliani nel 1997. Il Risk-Adjusted Performance (RAP), detto anche M2 in onore dei due ideatori, è un indicatore corretto per il rischio che consente di valutare se il rendimento ottenuto dal fondo è coerente con il rischio assunto.

L’idea di base è molto semplice. Si tratta di valutare quale sarebbe stato il rendimento del nostro investimento se avesse avuto un livello di rischio pari a quello del mercato di riferimento (benchmark). La formula del RAP di Modigliani è la seguente:

 

rapp = (σm / σp) × (rp-rf) + rf

 

Dove σm è la deviazione standard del benchmark, σp la deviazione standard del fondo, rp il rendimento del fondo e rf il rendimento ottenibile investendo in una attività finanziaria priva di rischio.

Ipotizzando che sul mercato si possa investire a rischio zero con un rendimento pari al 2%, proviamo a calcolare il rap dei nostri due fondi A e B dell’esempio precedente.

rapA = (15% – 10%) × (12% – 2%) + 2% = 17%

rapB = (15%- 20%) × (16% – 2%) + 2% = 12,5%

Come è facile capire, il rendimento corretto per il rischio stravolge le considerazioni che avevamo fatto in precedenza; considerando il rischio la valutazione dei nostri fondi di investimento risulta capovolta!

Se confrontiamo il rendimento corretto per il rischio dei fondi con quello del benchmark (che è pari al suo rendimento) otteniamo che il Fondo A ha sovraperformato l’indice di riferimento (17% – 14% = + 3%), mentre il Fondo B ha sottoperformato il benchmark (12,5% – 14% = -1,5%).

Cosa ci dice quindi il RAP di Modigliani? Il Fondo B, pur segnando un rendimento del 16%, ha esposto i propri investitori ad un rischio molto più alto rispetto a quello rischiesto dalla performance messa a segno. Il Fondo A, invece, ha correttamente remunerato il rischio assunto. Il Fondo A è quindi da preferire rispetto al Fondo B.

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