Una ricerca di Morgan Stanley fotografa un fenomeno, quello degli ESG, in costante ascesa tra gli investitori americani ed in particolare tra i millennial.
ESG, acronimo di Environmental, Social, Governance, è la sigla utilizzata per identificare tutti quegli investimenti, sostenibili o responsabili, che tengono in considerazione, oltre a quello finanziario, aspetti legati all’ambiente, allo sviluppo sociale ed alla buona amministrazione di una società. Qualche mese fa avevamo accennato al loro crescente successo, oggi una ricerca di Morgan Stanley ci consegna dei numeri assolutamente interessanti sul mercato americano.
L’ultimo rapporto sugli investimenti sostenibili (US SIF 2018) quantifica in 12 trilioni di dollari la somma di denaro impegnata in strumenti o prodotti finanziari che rispettano le linee guida ESG. Un balzo del 36% rispetto al 2016, lungo un percorso di crescita ininterrotta dal 2005 ad oggi.
Il sondaggio di Morgan Stanley ci dice che l’entusiamo nei confronti degli investimenti responsabili è ai sui massimi tra i risparmiatori americani. Ben 8 su 10 (l’85%) esprimono interesse per questo genere di strategie, la metà è già passata all’azione impegnadoci denaro. I più “reattivi” sono i millennials per i quali la percentuale di interessati sale al 95% (67% già possiede investimenti responsabili).
L’84% degli intervistati dichiara non solo di essere interessato agli investimenti responsabili ma di voler avere la possibilità di scegliere quali tematiche sviluppare all’interno del proprio investimento. Il rapporto dell’US SIF ci dice che dal 2016 al 2018 gli investimenti che escludono l’industria del tabacco sono aumentati di oltre il 400%, quelli che guardano alle energie rinnovabili del 110%.
Ma non si tratta solo di una scelta etica, l’86% ritiene che una società che segue le linee ESG possa diventare più profittevole nel lungo periodo. Inoltre gli investitori sembrano sempre più convinti che indirizzare i propri risparmi su società che adottano politiche sostenibili possa portare a cambiamenti concreti. Il 71% (l’85% dei millennials) ritiene che il proprio modo di investire possa avere ripercussioni positive sui cambiamenti climatici. L’83% ha la convinzione che un modo responsabile di impiegare i propri risparmi abbia conseguenze positive sulla lotta alla povertà.
Un entusiamo, quello registrato dal sondaggio, che trova attualmente l’unico ostacolo nella scarsità di prodotti e strumenti presenti sul mercato. Il 65% degli intervistati vorrebbe poter avere maggior possibilità di scelta.
Numeri che fanno riflettere sulla nuova consapevolezza dei risparmiatori (in questo caso americani) sulle tematiche sociali ed ambientali. Rimane qualche dubbio, il 64% ritiene ancora valida la contrapposizione tra sostenibilità e profittabilità, ma in generale la strada sembra tracciata e le società non potranno far altro che prenderne atto.
Foto di Lars_Nissen_Photoart