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Guerra del petrolio tra Arabia Saudita e Russia. Giappone, recessione ad un passo

Le borse mondiali crollano, ma più del coronavirus potè il greggio. Tra Arabia Saudita e Russia tira aria di una vera e propria guerra del petrolio, viste le rispettive intenzioni di inondare il mercato con una maxi produzione di barili per mettere in ginocchio l’avversario. Giappone, 2019 chiuso malissimo ed ora la possibilità di una recessione a causa del coronavirus è dietro l’angolo. Di questo parliamo nella K Briefing di oggi.

Guerra del petrolio. Russia ed OPEC non hanno trovato l’accordo sui nuovi tagli alla produzione di greggio. La riunione di Vienna di settimana scorsa si è chiusa nel peggiore dei modi possibili. Il risultato è stato un tonfo del prezzo del petrolio (siamo ai livelli del 1991) che si è portato dietro gran parte delle borse internazionali. Ma la crisi ha qualcosa di più profondo di un semplice disaccordo e quanto visto in queste ore potrebbe essere solo l’inizio. Fonti giornalistiche rivelano che sia da parte saudita che da parte russa, c’è la volontà di aumentare la produzione giornaliera di barili a partire dal 1° aprile prossimo. Una guerra a colpi di barili di petrolio per vedere chi resisterà di più ai prezzi via via più bassi. Con la domanda in contrazione per la prima volta dal 2009, il contraccolpo sul prezzo potrebbe mettere a dura prova sia i colossi petroliferi occidentali, sia l’intera filiera americana dello shale oil. Qualcuno teme forti conseguenze anche sulla transizione da energia fossile a rinnovabile, con la seconda che rischia di diventare molto più costosa. Infine non si può non ricordare l’effetto deflazionistico che una caduta duratura dei prezzi energetici potrebbe avere, cosa ancora più critica in un contento di rallentamento economico e con le banche centrali già in piena azione espansiva.

Giappone, tonfo del PIL. L’altra notizia che ha affossato i mercati è arrivata ieri dal Giappone. Il PIL del 4° trimestre 2019 è sceso del 7.1% su base annua, rivisto dal -6.3% inizialmente prospettato. -1.8% rispetto al 3° trimestre 2019. Tonfo nei consumi (-2.8% trimestrale, a causa dell’aumento dell’IVA ad ottobre) e degli investimenti privati (un tonfo del 4.6%, il peggior dato dal 2009). Allo stesso tempo è rimasta debole la componente di spesa pubblica (ai minini del 2019) e degli investimenti pubblici. E’ su questo quadro, molto compromesso, che si deve iniziare ad immaginare l’impatto del coronavirus. Il Japan Economy Watchers Current Index (indice che tasta il polso del commercio e dei servizi al dettaglio) crolla a Febbraio da 41.9 a 27.4

Foto di skeeze

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