Sfondo scuro Sfondo chiaro

Gran Bretagna, BoE taglia i tassi mentre la crescita rimane piatta

A sopresa la BoE taglia i tassi per venire in aiuto di una economica, quella della Gran Bretagna, a crescita zero negli ultimi 3 mesi e minacciata dal covid-19

Con pochi dati macro, la giornata vive sulle reazioni della politica monetaria e fiscale al covid-19. La BoE taglia i tassi per venire in aiuto ad una economica, quella della Gran Bretagna, a crescita zero negli ultimi 3 mesi. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.

UK, BoE taglia tassi a sorpresa. Con una mossa di emergenza, stile FED, la BoE taglia di 50 punti base i tassi di interesse, portando il riferimento a +0.25%. La decisione sorprende i mercati sia per tempismo che per intensità, l’attesa era di un taglio di soli 25 punti base. Oltre alla riduzione del tasso di riferimento, la BoE lancia altre iniziative volte ad assicurare un adeguato flusso di liquidità ad imprese ed istituti bancari. Mark Carney, nella conferenza stampa seguita alla decisione, ha detto di aspettarsi uno shock economico piuttosto importante dall’epidemia di coronavirus ma, con le dovute risposte di sostegno, può essere contenuto nel breve periodo. L’economia inglese esce oggi un po’ più debole con i dati sulla produzione industriale in gennaio (in calo inaspettatamente dello 0.1% su base mensile) e con la crescita media del PIL a 3 mesi che è rimasta a 0 anche a gennaio.

Si muove anche la politica con il ministro delle finanze inglese, Rishi Sunak, che annuncia un piano da 30 miliardi di sterline per salvare l’economia inglese dal covid-19. Soldi destinati sia al rafforzamento della risposta sanitaria all’epidemia, sia alla copertura della perdita di reddito per i cittadini che dovessero perdere il lavoro. Deficit/PIl per il periodo 2020/2021 al 2.4%.

USA, dubbi su mosse Trump, inflazione scende. C’è molta incertezza tra gli investitori sulla risposta che la Casa Bianca vuole dare all’avanzata del covid-19. Dopo l’annuncio di Trump, infatti, è calato un certo silenzio sulle misure concrete. Il tutto mentre il numero di contagiati negli USA abbatte il muro dei 1000. Sul fronte macro i dati di oggi parlano di un’inflazione che decelera rispetto ad un mese fa. +2.3% contro +2.5% il dato complessivo. La parte core, invece, passa dal +2.3% a +2.4% su base annua (+0.2% su base mensile).

Sud Africa, fiducia imprese crolla. L’indice RMB/BER che misura la fiducia delle imprese scende nel primo trimestre del 2020 a 18 (precedente 26). L’economia sudafricana sta vivendo una fase recessiva ed i venti contrari mossi dal covid-19 rischiano di peggiorare di molto il quadro. Recessione, finanze pubbliche dissestate e aspettative cupe sono gli ingredienti del brutto dato rilasciato oggi. Stare distanti dal rand.

Islanda taglia i tassi. Cosa attendersi dalla BCE? La banca centrale islandese porta i tassi di riferimento al 2.25% con un taglio di 50 punti base. La decisione, in emergenza, è la risposta al crollo del settore turismo dovuto al covid-19. Anche il governo islandese ha annunciato manovre espansive per sostenere l’economia dell’isola. Dalle parti di Francoforte si attende. Lagarde ha messo in guardia sul potenziale della crisi. Sarà simile al 2008 se non si interviene tempestivamente. Ma la Banca centrale ha poche armi ed è necessaria una sponda forte da parte della politica fiscale. Lagarde ha comunque confermato che un intervento ci sarà. Il sostegno alla liquidità potrebbe prendere la forma di un nuovo round di LTRO e di un aumento del QE. Un taglio ulteriore dei tassi è tra le opzioni, ma forse è lo strumento meno efficace al momento.

Foto di Free-Photos

Resta aggiornato

Gli ultimi articoli di Ekonomia.it direttamente nella tua casella mail. Iscriviti qui sotto.
I dati trasmessi attraverso questo modulo sono trattati secondo la nostra privacy policy, in linea con la normativa vigente. Per nessun motivo verranno ceduti a terze parti o utilizzati per l'invio di messaggi di natura commerciale.
Post precedente

Petrolio, l'escalation continua. Zona Euro, PIL 4° trimestre ai minimi da 7 anni

Post successivo

Covid-19. Cosa dicono i gestori?

Pubblicità