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Banche centrali, tagli per India e Canada. Giù fiducia consumatori Michigan

Ancora interventi delle banche centrali, oggi tocca a India e Canada procedere con i tagli ai tassi di interesse di riferimento, in risposta alla crisi innescata dal covid-19. Giù fiducia consumatori USA secondo indice Michigan. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.

Banche centrali, tagli per India e Canada. Due riunioni di emergenza e due tagli dei tassi. La banca centrale indiana porta il tasso di riferimento al 4.4%, tagliandolo di 75 punti base. Contemporaneamente viene ridotta anche la percentuale di riserva obbligatoria, 100 punti base in meno. Abbassati anche i tassi relativi ai reverse repo di 75 punti base. L’inflazione dovrebbe assestarsi attorno al 6/6,5%. Con il lockdown di 21 giorni in atto, la priorità è garantire liquidità ad un sistema finanziario, quello indiano, già alle prese con forti problemi.

La banca centrale Canadese interviene ancora sui tassi, portando il riferimento a 0.25% dallo 0.75% precedente. Siamo ai livelli del 2009. Una mossa a sopresa che arriva dopo il brutto dato sull’occupazione ed in previsione di una gelata dell’economia a causa della pandemia di covid-19. Rispetto alla riunione del 13 marzo scorso c’è la novità legata al piano di acquisto allargato anche ai commercial paper (3,5 miliardi di dollari a settimana), con l’evidente volontà di dare fiato alla liquidità di breve delle aziende private. La Banca centrale comincerà ad acquistare titoli governativi anche sul mercato secondario.

Fiducia consumatori Michigan, la lettura finale di marzo. L’indice sulla fiducia dei consumatori elaborata dall’università del Michigan scende a marzo. La lettura definitiva si fissa a 89.1, in ribasso dal 101 precedente. Si tratta del livello più basso dal 2016, mentre per trovare una variazione mensile di questa entità occorre andare indietro di mezzo secolo. Tra le componenti rimane stabile solo l’aspettativa di inflazione a lungo periodo. Cala vistosamente l’aspettativa sulla situazione economica (79.7) e la valutazione della condizione attuale (103.7), perde un decimale l’aspettativa sull’inflazione a breve (2.2%).

Francia e Italia. Crollano la fiducia delle imprese e dei consumatori. In Italia il dato sulle aspettative delle imprese scende a 89.5 dal 98.8 precedente. Si tratta della peggior lettura dall’aprile del 2013. Anche i consumatori italiani appaiono preoccupati. L’indice di fiducia scende ai minimi da 5 anni. Un calo diffuso in tutte le componenti: dalle aspettative sulla condizione economica generale al reddito. Peggiora anche la fiducia dei consumatori francesi ma in maniera lieve. Da 104 a 103. I francesi sono un po’ meno propensi agli acquisti ma conservano un moderato ottimismo sulla loro capacità di risparmio presente e futura.

Foto di Gerd Altmann

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