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Marzo, PMI servizi crolla. Occupazione USA, primi effetti del covid-19

L’ultimo giorno della settimana porta ci consegna dati macro poco confortanti. A marzo il PMI servizi crolla un po’ ovunque, sulla scia di quanto fatto segnare dalla manifattura nei giorni scorsi. Dagli USA arrivano i primi dati ufficiali sull’occupazione, 701 mila posti persi nella prima parte di marzo. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.

Marzo, PMI servizi crolla. L’avevamo anticipato l’altro ieri in occasione dell’uscita del dato sul settore manifatturiero, scrivendo che il PMI servizi sarebbe andato molto peggio. I dati confermano la previsione e segnano minimi record un po’ ovunque. Nell’eurozona l’indice elaborato da IHS Markit scende a 26,4 dal 52.6 di febbraio. Si tratta del record negativo in assoluto. Nel 2009 l’asticella si abbassò “solo” fino a quota 38. Italia, Fracia, Germania, Spagna. Tutti con il PMI servizi che crolla. A guidare il ribasso, dovuto alla serrata causata dal covid-19, il settore alberghiero e della ristorazione ma a scendere sono tutti i comparti. In negativo tutte le componenti dell’indice con le aspettative per i prossimi mesi che toccano minimi record.

I dati di marzo, tra manifattura e servizi, certificano una contrazione di proporzioni storiche per il settore privato dell’eurozona che, nell’indice PMI composite, segna 29.7 ben al di sotto della stima preliminare a 31.4 e lontanissimo dal 51.6 di febbraio.

A questo punto occorre dire che l’andamento si manterrà su questo tono sino a che il lockdown sarà la modalità “standard” dell’economia dell’eurozona. Aprile non dovrebbe dare indicazioni differenti e per provare a capire la complessità della recessione in arrivo dovremo attendere i dati di maggio/giugno. Lì, se le variabili in gioco si mostreranno benigne, potremmo assistere ad un balzo verso 50, un ritorno alla normalità. Ma si naviga a vista.

USA, dati ufficiali sul lavoro. Per la prima volta dal 2010 il ministero del lavoro americano annuncia un mese con un saldo negativo di occupati. Sono 701mila, infatti, i posti persi nella prima parte del mese di marzo a causa delle prime serrate da covid-19. Le attese erano per una perdita attorno ai 100mila posti. Il tasso di disoccupazione balza al 4,4%, livello più alto dal 2017 e quasi un punto sopra il minimo record toccato nei mesi precedenti.

USA e non solo. PMI servizi crolla… L’indice Markit PMI servizi scende per gli USA a quota 39.8 dal 49.4 del mese precedente. L’ISM non manifatturiero rimane in zona espansione ma segna il peggior ribasso mensile dal 1997 ed il peggior livello dall’agosto del 2016. Si passa da 57.3 a 52.5. Calano vistosamente sia la componente ordini che occupazione. Peggiora anche l’outlook. Rimane ferma la componente prezzi. PMI servizi in ritirata anche per Giappone, Brasile ed Australia.

…in Cina rimbalzo a marzo. Il settore dei servizi prova a ripartire a marzo. Il Caixin PMI segna 43, in recupero rispetto al 26.5 del mese precedente ma registrando pur sempre il secondo valore più basso di sempre. Anche per il settore servizi, come per il manifatturiero, la ripresa appare più lenta del previsto. Gli ordini interni rimangono deboli e le esportazioni continuano a calare. La conseguenza è un ulteriore calo dell’occupazione (secondo mese consecutivo con ritmo in accelerazione). L’aspettativa sui prossimi 12 mesi risale.

Foto di holdmypixels

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