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Cina, crescita negativa per la prima volta dal 1992

La Cina chiude il primo trimestre 2020 con una crescita negativa. E’ la prima volta dal 1992. In marzo segnali di ripresa dalla produzione industriale mentre soffrono ancora le vendite al dettaglio. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.

Cina, crescita negativa per la prima volta dal 1992. Il PIL cinese si contrae del 6.8% nel primo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2019; del 9.8% rispetto al trimestre precedente. Sono gli effetti del lockdown e riguardano tutti i settori. Il primario scende del 3,2%, il secondario del 9.6% mentre quello dei servizi perde il 5.2%. Particolarmente pesante il bilancio per l’industria automobilistica con una perdita del 44%. A marzo la produzione industriale ha continuato a soffrire, fermando però la sua corsa al ribasso e recuperando terreno (-1.1% su base annua rispetto al -13.5% di febbraio). Non ripartono ancora le vendite al dettaglio, -15.8% su base annua a marzo, dopo il -20.5% di febbraio. Male anche gli investimenti fissi che cedono un altro 16% su base annua dopo l’oltre 20% di febbraio. Ora la “macchina” cinese viaggia attorno al 90% del suo potenziale produttivo ed i dati di aprile potranno darci utili indicazioni su quanto veloce sarà la ripresa e su quanto impatterà il lockdown degli altri paesi. Le autorità sono ottimiste e per certi versi anche gli ultimi sondaggi PMI continuano a dare valutazioni positive sull’outlook.

Europa, settore auto al tappeto. Non un dato soprendente ma una conferma di quanto il 2020 per il settore automobilistico sarà un anno terribilmente complicato. A marzo le immatricolazioni nell’Unione Europea calano a picco, -55% rispetto ad un anno fa. In Francia il dato supera il 70%, in Italia l’80%. In Germania l’emorragia si ferma al 37%.

India, banca centrale abbassa tasso reverse repo. Incoraggiare le banche ad utilizzare la liquidità in eccesso per fare maggior credito. Con queste intenzioni la banca centrale indiana ha abbassato i tassi sui reverse repo al 3,75%, mentre il tasso sui repo rimane al 4.4%

Inflazione area euro. Il livello dei prezzi al consumo si mantiene sui minimi a 5 mesi. A marzo l’aumento è stato dello 0.7% su base annua. Accelera la deflazione dei prezzi dell’energia (-4.5%) mentre si conferma attorno al 2,5% l’inflazione per i generi alimentari. La componente core viaggia stabile sull’1% annuo.

Foto di combonianos_brasil

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