Una delle poche certezze sopravvissute, per ora, alla crisi scatenata dall’epidemia di covid-19 è che il sistema bancario internazionale questa volta non è parte del problema. Anzi, per come si è configurata la situazione, è parte integrante della soluzione.
Il blocco delle attività economiche, conseguenza dell’unico metodo efficace di contenimento della pandemia, ha avuto come primo effetto un drastico calo della liquidità di aziende e famiglie. Governi e banche centrali si sono mossi, chi più e chi meno prontamente, mettendo a disposizione garanzie e linee di credito, assegnando al sistema bancario il compito di far arrivare questo ossigeno all’economia reale.
Tuttavia l’evoluzione della crisi è ancora oggi molto incerta e non a caso il Fondo Monetario Internazionale mette in guardia. La pressione sul sistema bancario è destinata a crescere nei prossimi mesi, quando gli inciampi della ripresa saranno pronti a presentare il conto, fatto di debiti non onorati e fallimenti. Ma anche di minori profitti dalle attività core.
Le autorità preposte a vigilare sul corretto funzionamento degli istituti di credito avranno il compito di “spegnere i focolai” di crisi che potrebbero aprirsi, specie in quelle aree dove la regolamentazione bancaria non ha subito grossi miglioramenti dopo la crisi del 2008.
Il Fondo Monetario Internazionale ha lanciato recentemente alcune linee guida che possono aiutare le autorità in questo complicato compito. La prima raccomandazione è quella di non modificare la legislazione vigente nel bel mezzo della crisi ma piuttosto di agire con la giusta flessibilità caso per caso, aiutando i singoli istituti a convergere verso il raggiungimento dei parametri di sicurezza.
Altra raccomandazione è quella di mettere in atto un’attività di persuasione all’utilizzo della grande quantità di liquidità messa a disposizione, sostenendo il credito e rinegoziando scadenze e modalità di rientro per i clienti dei settori più direttamente colpiti dalla crisi.
In questo periodo, sottolinea l’FMI, saranno necessarie un alto grado di trasparenza nelle comunicazioni tra banca e mercato, tra banche ed autorità di vigilanza e tra banche e clienti; il tutto in una cornice di cooperazione internazionale.
Foto di Kai Pilger