Giornata avara di dati macro. Spicca la Cina con l’inflazione che scende ai minimi da 7 mesi. Giù in prezzi anche negli USA, dove il morale delle piccole attività economiche cola a picco. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.
Cina, inflazione ai minimi da 7 mesi. Quarto mese di calo consecutivo per il livello dei prezzi al consumo cinesi. Ad aprile l’inflazione si fissa al 3.3%, il minimo da settembre 2019, un punto sotto il livello di marzo. Ritmo di crescita meno sostenuto per i beni alimentari (+14.8%, 4 punti sotto marzo), con il prezzo della carne di maiale che torna sotto il 100% di crescita (+96.9% da 116.4%). Tra le voci in crescita i prezzi per i beni sanitari, settore cultura ed educazione, beni e servizi per la casa. Giù trasporti, energia ed abbigliamento.
Giappone, coincident index ai minimi dal 2011. L’indicatore dello stato attuale dell’economia è peggiorato a marzo, segnalando la difficile congiuntura economica. La lettura si ferma a 90.5 dal 95.4 del mese precedente.
Messico, profondo rosso per la produzione industriale. A marzo la produzione industriale messicana è calata del 5% rispetto allo stesso mese del 2019, Sono oramai più di 12 i mesi con il segno meno e quello di marzo è lo scarto negativo più importante dall’ottobre del 2010. Su base mensile la frenata è del 3.4%. Manifattura ed utilities accelerano al ribasso mentre perde forza la caduta del settore costruzioni.
Turchia, liquidità per le tre banche principali. Il fondo sovrano turco ha deciso un’iniezione di liquidità per 3 miliardi di dollari nelle 3 principali banche del paese. Un’operazione “spuria” con l’intenzione di aumentare il volume del credito concesso. L’operazione di rafforzamento patrimoniale potrebbe portare un credito extra per cittadini ed imprese di 24 miliardi di dollari.
USA, NFIB Small Business Optimism Index. Il morale delle piccole attività economiche americane è sempre più sotto i tacchi. L’indice NFIB scende ad aprile ai minimi da 11 anni. L’aspettativa sulle vendite per i prossimi 6 mesi sprofonda di 30 punti percentuali e si tratta del peggior dato da quando il sondaggio è attivo (46 anni). C’è però da dire che l’outlook a 12 mesi migliora, questo significa che, salvo stravolgimenti, i piccoli imprenditori vedono un recupero piuttosto veloce (o almeno questa è la speranza).
India, manifatturiero alle prese con il lockdown. La produzione industriale indiana scende a marzo del 16.7% annuo, si tratta del peggior ribasso mai registrato dal ’94 ad oggi. Molto male la manifattura che segna -20% annuo, mentre rimane quasi invariata la produzione del settore estrattivo. Nel frattempo il premier indiano, Narendra Modi, annuncia in TV un piano da 10 punti di PIL (256 miliardi di dollari) per ricostruire l’economia nel post-covid.
Brasile, settore servizi arretra in marzo. A marzo la crescita del settore servizi brasiliano è stata negativa. -6.9%, -2.7% annuo.
USA, inflazione ai minimi dal 2015. Ad aprile il livello dei prezzi al consumo negli USA scende ai minimi dall’ottobre del 2015. Il dato complessivo segna un -0.8% mensile (minimo dal 2008) ed un +0.3% annuo. Pesa molto il crollo dei prezzi del petrolio, con i carburanti giù di oltre 30 punti percentuali. Cresce leggermente il prezzo dei beni alimentari, +3.5%.
Il dato core (senza energia ed alimentare) si contra dello 0.4% mensile, portando il tendenziale al +1.4%, il dato più basso dal 2011.
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