Giornata ricca di dati PMI. Le stime flash di giugno confermano un generale rimbalzo del settore privato, con Australia e Francia che superano quota 50 e tornano in zona espansione. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.
Australia, settore privato torna in espansione a giugno. Il sondaggio PMI di giugno conferma le indicazioni arrivate qualche giorno fa dal leading indicator. L’indice composite torna sopra quota 50, in zona espansione, esattamente a 52.6 dai 28.1 punti di maggio. Cresce, e molto, il settore servizi che si porta anch’esso in zona espansione (53.2), mentre rimane ancora leggermente sotto 50 il settore manifatturiero. Grande ottimismo nell’outlook ad un anno che tocca i massimi a 9 mesi.
Giappone, settore privato ancora in contrazione a giugno. Migliorano i parametri ma il paziente rimane ancora in una condizione critica. Potremmo riassumere così la situazione giapponese, con il PMI composite di giugno che sale a quota 37.9 (dal 27.8 precedente) ma rimane lontano sia da quota 50, sia dalle attese del mercato (42.4). Buona la reazione del settore dei servizi (42.3 da 26.5) mentre cede leggermente il settore manifatturiero (37.8 da 38.4).
Eurozona, settore privato in recupero a giugno, Francia torna in zona espansione. Anche giugno mostra segnali di miglioramento per il settore privato dell’eurozona. Il sondaggio PMI composite, nella sua stima flash, sale da 31.9 a 47.5, meglio delle attese di mercato. Movimento più deciso da parte del settore servizi, che passa da 30.5 a 47.3, ma migliora anche il settore manifatturiero (46.9 da 39.4). A livello di paesi spicca il dato francese. Il settore privato transalpino torna in zona espansione, sia con i servizi che con il manifatturiero, battendo sotto ogni fronte le aspettative del mercato. Più macchinosa appare, invece, la ripresa tedesca che anche a giugno, stando sempre alla stima flash del PMI IHS Markit, resta incastrata sotto quota 50, pur mostrando risultati leggermente superiori rispetto alle attese.
UK, a giugno la manifattura torna in zona espansione. Così come in Francia, anche in Gran Bretagna giugno porta con sé un ritorno all’espansione. In UK è però limitato al solo settore manifatturiero e la stima flash si ferma un solo decimale sopra quota 50; segnale più debole, quindi, rispetto a quello transalpino. Il PMI composite si ferma a 47.6, ben 4 punti sopra le attese del mercato. Il settore servizi, che risente ancora degli ultimi vincoli del lockdown, sale da 29 a 47, sette punti sopra le attese.
Sud Africa, ancora dati negativi. Due brutti dati oggi per l’economia sudafricana. Il leading business cycle indicator di aprile segna -5.1%, in appesantimento rispetto al mese di marzo. La disoccupazione del primo trimestre 2020 tocca quota 30%, peggio delle attese e su livelli mai toccati dal 2008 ad oggi. Il calo di occupati maggiore si è registrato nel settore finanziario. Contando anche chi un lavoro non lo cerca più, la percentuale di disoccupazione sale al 39.7%.
USA, settore privato in giugno. Il PMI di giugno elaborato da IHS Markit fotografa un settore privato statunitense ancora in fase di contrazione ma con evidenti segni di stabilizzazione. Rallenta, infatti, il declino per le componenti produzione ed esportazione ed anche i tagli occupazionali procedono ad un ritmo più blando. Il composite arriva a 46.8, miglior dato degli ultimi 4 mesi, in forte ripresa rispetto al 37 di maggio e sopra le attese del mercato. Il settore manifatturiero sfiora quota 50 (49.6) ma il rimbalzo è sostenuto anche per i servizi (46.7). Da segnalare, oltre al miglioramento dell’outlook, anche il ritorno alla crescita – per la prima volta da Febbraio scorso – delle componenti legate ai prezzi (input-output).
USA, a maggio ripartono le vendite di case. La riemersione dal lockdown si fa sentire anche nel settore immobiliare. A maggio le vendite di case sono aumentate del 16.6% rispetto al mese precedente, ben al di sopra delle aspettative di mercato. Si tratta del maggior rialzo negli ultimi 3 mesi. Su base annua l’aumento delle vendite è del 12%.
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