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Eurozona, Economic sentiment continua a migliorare. UK, credito in rallentamento a maggio
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Eurozona, Economic sentiment continua a migliorare. UK, credito in rallentamento a maggio

Per l’Eurozona ancora segnali incoraggianti, a giugno continua a migliorare l’economic sentiment ma la strada per la ripresa è ancora lunga. A maggio pochi prestiti e mutui in Gran Bretagna. Questo ed altro nella prima K Briefing della settimana.

Cina, profitti aziendali in rialzo a maggio. Nel mese di maggio i profitti delle aziende cinesi sono saliti del 6% su base annua, in recupero dopo il -4.5% di aprile. Nei primi 5 mesi dell’anno il saldo rimane negativo rispetto al 2019 con un -19.3%, meno rispetto ad aprile. Un recupero che però continua ad essere lento, dei 41 settori industriali monitorati, 30 registrano profitti in calo. Il bilancio sembra più pesante per le aziende controllate dallo stato rispetto a quelle completamente private.

Giappone, a maggio vendite al dettaglio ancora KO. Ancora difficoltà per l’economia nipponica. A maggio le vendite al dettaglio perdono un altro 12.3% su base annua. Dall’ottobre del 2019 solo un mese ha registrato un incremento (febbraio 2020). Il dato di maggio è un punto percentuale inferiore rispetto al bottom di aprile. Su base mensile, infatti, maggio registra un +2.1%.

Eurozona, Economic sentiment continua a migliorare. A giugno l’indicatore sulle aspettative dell’economia europea segna il terzo mese di rialzo consecutivo. Rispetto a maggio mette in cascina 8,5 punti, portandosi a 75.5 punti. Miglioramenti tra tutti gli attori, dal manifatturiero ai consumatori. Un segnale incoraggiante ma ben lontano dalla media storica (sopra quota 100), questo ci ricorda che la strada per un recupero è ancora molto lunga.

UK, credito in rallentamento a maggio. Terzo mese con il segno meno per il credito al consumo in UK, a livello annuo il calo è del 3%, una percentuale che non si vedeva dal 1994. Scende il numero di mutui approvati, a maggio sono solo 9273, in calo rispetto ad aprile ed ai livelli più bassi mai registrati dal 1993.

Inflazione in Germania e Spagna. Ancora inflazione negativa per la Spagna a giugno. Su base annua l’indice dei prezzi al consumo segna -0.3%, su base mensile c’è un leggero miglioramento rispetto a maggio, con un +0.5%. In Germania la situazione è leggermente migliore, con i dati di giugno che battono le attese del mercato. L’inflazione annua si attesta a +0.9% (+0.6% atteso, precedente +0.6%), su base mensile l’aumento è dello 0.6%. Alla base dell’aumento il rincaro generalizzato del settore servizi, in larga parte dovuto ai costi di igienizzazione che gli esercizi pubblici devono sostenere nel dopo lockdown.

USA, immobiliare e Dallas Fed. La vendita di case esistenti continua a zoppicare a maggio ma è sulla strada del recupero. Il -5.1% proietta il dato del 2020 attorno al -10% rispetto al 2019, tutto sommato molto meno catastrofico del previsto. Se a questo si aggiunge la prospettiva che le vendite di nuove case sia maggiore quest’anno rispetto al 2019, allora si può dire che il mercato immobiliare statunitense sta tenendo testa alla crisi scatenata dalla pandemia.

Il Dallas Fed, che misura l’andamento del manifatturiero nell’area texana segna a giugno -6.1, in ripresa rispetto a maggio e sopra le attese degli analisti.

Foto di Free-Photos

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