Negli USA il mercato del lavoro a giugno recupera quasi 5 milioni di posti di lavoro. Nella stessa giornata il numero di richieste iniziali di sussidi di disoccupazione si attesta sopra 1,4 milioni. Questo ed altro nella penultima K Briefing della settimana.
Disoccupazione eurozona a maggio. La percentuale di disoccupati nell’eurozona è salita a maggio al 7.4% dal 7.3% del mese precedente. Il dato è migliore rispetto alle attese ma mostra elementi di disomogeneità tra i vari paesi. In Spagna (14.5% di disoccupazione), a maggio, l’incremento di disoccupati su base mensile è stato il più basso da 3 mesi; in Italia, invece, la percentuale di disoccupati è salita al 7.8%, in larga parte per il ritorno sul mercato di molti inattivi. Si mantiene basso il dato tedesco, al 3.9%. Da segnalare l’ulteriore aumento della percentuale di disoccupati nella fascia di età fra i 15 ed i 24 anni. Dal 15.7% di aprile si è passati al 16% di maggio.
USA, sussidi di disoccupazione. Il totale dei nuovi sussidi di disoccupazione settimanali rimane ancora molto elevato. Settimana scorso le richieste sono state 1,42 milioni, oltre le attese degli analisti. Il trend si conferma discendente ma la velocità di discesa è molto bassa. A 4 settimane la media segna 1,5 milioni di richieste. I sussidi continuativi si confermano sotto quota 20 milioni ma, anche in questo caso, il dato è peggiore delle attese e segnala un movimento molto lento del mercato del lavoro statunitense.
USA, mercato del lavoro a giugno recupera altri 4,8 milioni di posti. A metà giugno l’economia americana ha recuperato 4,8 milioni di posti di lavoro non agricoli, confermando il dato di maggio, rivisto al rialzo a 2,7 milioni di posti di lavoro. Il saldo da febbraio rimane ampiamente negativo, con oltre 16 milioni di posti di lavoro persi. Il tasso di disoccupazione scende all’11.1%. Due avvertenze sul dato. La prima riguarda la data di rilevazione. Si diceva, infatti, che il rapporto analizza la situazione a metà giugno e non tiene conto del riemergere dei contagi delle ultime settimane. La seconda avvertenza riguarda, come visto per maggio, il metodo di conteggio. Metodo che, secondo molti economisti, stima per eccesso il numero totale di occupati. Ad alimentare i dubbi il numero di ore lavorative a settimana che a giugno scendono a 34.5 dalle 34.7 di maggio.
USA, ordinativi all’industria. In maggio gli ordini all’industria manifatturiera statunitense sono aumentati dell’8% rispetto al mese precedente. Il dato è però inferiore alle attese degli analisti. Senza la componente trasporti la variazione è del 2,6%
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