Mentre le preoccupazioni per una seconda ondata di covid-19 aumentano, la settimana macro prova ad aprire con qualche dato incoraggiante. In Germania la fiducia delle imprese continua a crescere; negli USA gli ordini di beni durevoli a giugno sono meglio delle attese. Questo ed altro nella prima K Briefing della settimana.
Germania, fiducia imprese continua a crescere. L’indice IFO di luglio tocca i massimi a 5 mesi, segnalando un morale in ulteriore miglioramento per le imprese tedesche. L’indice a luglio segna 90.5, ben 4.5 punti più di giugno ed oltre un punto meglio delle attese del mercato. Si tratta del terzo rialzo consecutivo dopo il minimo storico toccato in aprile. Migliora sia la percezione della situazione attuale, sia l’aspettativa sui prossimi mesi. Per quest’ultima (a quota 97) da segnalare il ritorno in positivo dell’indice per il settore servizi. Miglioramento comunque su tutti i comparti, dalla manifattura alle costruzioni.
Mercato del lavoro in Francia. In giugno la Francia ha registrato il terzo mese di calo consecutivo di disoccupati. Nel primo mese estivo il numero di francesi in cerca di occupazione è sceso di 202,7 mila rispetto a maggio, facendo tornare il totale sotto quota 4 milioni. Il miglioramento è diffuso tra tutte le fasce di età, in particolare tra i giovani si registra un calo di oltre 30 mila disoccupati. Le riaperture, specie quelle del settore servizi, riassorbono una parte dello shock di primavera, ma facendo un confronto rispetto al 2019 la situazione continua ad essere seria. Rispetto a 12 mesi fa il numero di disoccupati è aumentato di oltre mezzo milione.
UE, credito ai privati cresce piano. Nella zona UE, a giugno, l’ammontare di crediti concessi ai privati è salito del 3% su base annua. Si tratta del terzo mese consecutivo con la stessa percentuale di crescita, il ritmo più basso dal luglio del 2018. Più sostenuta la crescita dei crediti alle imprese, dopo il 7.3% di maggio, a giugno la crescita su base annua si assesta al 7.1%.
USA, ordini beni durevoli a giugno. Avanzano di 7,3 punti percentuali gli ordini di beni durevoli in giugno. Si tratta di un dato sopra le aspettative ed in calo rispetto al forte rimbalzo verificatosi in maggio. Ancora una volta è il settore trasporti a trainare la ripresa degli ordini con un +20% rispetto al mese precedente. Togliendo la componente trasporti l’aumento è del 3,3%, stessa percentuale per gli ordini di beni non militari escluso il settore aeronautico. Quest’ultimo dato, una buona approssimazione della salute del settore industriale americano, migliora rispetto al mese di maggio, quando registrò un +1.5%.
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