Per la Gran Bretagna è recessione tecnica dopo il pesante -20.4% registrato dal PIL nel secondo trimestre (stima preliminare). Si tratta del peggior risultato trimestrale tra le principali economie occidentali. Negli USA sale più delle attese l’inflazione a luglio. Questo e altro nella K Briefing di metà settimana.
Australia, fiducia consumatori in calo ad agosto. Secondo calo mensile consecutivo per l’indice WestPack sulla fiducia dei consumatori australiani. Dall’87.9 di luglio si scende a 79.5, seconda peggior lettura dell’anno, dietro al dato di aprile. Calo diffuso, a scendere sono tutte le 5 componenti del sondaggio: dalla percezione della situazione attuale alle aspettative sui prossimi mesi. La recrudescenza del covid-19 sta lentamente minando i segnali di ripresa degli ultimi mesi, un campanello d’allarme per i paesi dell’emisfero boreale.
Gran Bretagna, è recessione tecnica. Nel secondo trimestre del 2020 l’economia britannica segna una contrazione del PIL del 20.4%, il peggior dato tra i paesi occidentali, in termini annualizzati stiamo parlando di un crollo del 59.8% (contro il 40% circa degli USA). Batosta sui consumi interni (valgono il 70% del dato), ma anche un calo del 14% della spesa pubblica sono tra i dati più interessanti del pessimo andamento economico del periodo aprile-giugno. Per la Gran Bretagna un triste doppio primato in Europa: maggior incidenza di vittime da covid-19 e peggior risultato in termini di PIL. Quasi marginale l’ufficialità della recessione tecnica. Qualche luce arriva dai dati sulla produzione industriale. Dopo il +6.2% di maggio, l’industria britannica segna un +9.3% di produzione per giugno 2020. Meglio delle attese ma ancora non sufficiente per recuperare i livelli pre- crisi: siamo a -11% rispetto a febbraio, -12% nel confronto con giugno 2019 (-18% su base annua per il secondo trimestre).
Eurozona, produzione industriale a giugno cresce ma meno delle attese. Continua a crescere ma con ritmi più lenti la produzione industriale dell’eurozona. A giugno segna +9.1% (attese a +10%), in calo rispetto al +12.3% di maggio. Su basa annua il piatto continua a piangere: -12.3% rispetto a giugno 2019.
Brasile, vendite al dettaglio meglio del previsto a giugno. Ancora dati di ripresa dal Brasile. Le vendite al dettaglio di giugno segnano un +8% che va oltre le attese e che segue il +14.1% di maggio (rivisto al rialzo). Su base annua torna il segno più (+0.5% rispetto a giugno 2019).
USA, inflazione sopra attese a luglio. A luglio i prezzi al dettaglio salgono più delle attese con il dato core che torna sopra l’1,5%. L’inflazione si fissa a +1% su base annua, +0.6% su base mensile. Il dato core, dedotte le componenti alimentare ed energia, sale all’1.6% su base annua (+0.6% mensile, massimo a 4 mesi), quattro decimali in più rispetto a giugno. L’aspettativa di inflazione a lungo, dedotta dal differenziale tra i i treasury a 10 anni e i pari durata legati all’inflazione, sale a 1.67%.
Foto di Sebastian Parkinson