Trump-Pence contro Biden-Harris. Questi i ticket, rispettivamente del partito repubblicano e democratico, che si sfideranno a novembre. Sulle elezioni americane 2020 e le possibili reazioni dei mercati finanziari cominciano ad arrivare i primi spunti.
Mancano poco meno di tre mesi all’appuntamento novembrino con le elezioni americane. Oramai decisi i tickets, sappiamo che a sfidarsi saranno le coppie formate da Trump e Pence sul fronte repubblicano e da Biden e Harris sul fronte democratico. Ma cosa significherà per i mercati finanziari la vittoria dell’una o dell’altra? Proviamo a raccogliere i primi spunti.
Innanzitutto diamo uno sguardo ai sondaggi per capire chi, tra Donald Trump e Joe Biden, sia attualmente il favorito per diventare, per i prossimi 4 anni, inquilino della Casa Bianca. Partiamo da Gallup che ci ricorda come al 31 luglio la percentuale di americani in dissenso con l’operato dell’attuale presidente repubblicano sia al 56%. Il poll tracker del Financial Times ci da il quadro della situazione aggiornato in tempo reale: se si votasse oggi Biden otterrebbe 298 seggi, mentre Trump si fermerebbe a 119. Per il candidato democratico sembra esserci un discreto vantaggio, corroborato da altri due dati interessanti: il primo è lo schierarsi con il partito dell’asinello della fascia adulta di razza bianca (bacino elettorale importante per Trump nelle precedenti elezioni); il secondo è – dati WSJ – la consistente perdita di consenso da parte di Trump nelle periferie (altro terreno che garantì la vittoria repubblicana nel 2016).
E negli ambienti finanziari cosa ne pensano di queste elezioni americane? Stando anche in questo caso ai sondaggi, in particolare a quello condotto a giugno da Citigroup, tra i gestori di fondi di investimento ed Hedge, la vittoria di Joe Biden è l’ipotesi maggioritaria. Non è sempre stato così, a dicembre scorso, sempre Citigroup, rilevava che poco più del 25% dei gestori indicava nel candidato democratico il futuro presidente degli USA. Anche il sondaggio condotto da Predictit.org conferma questa impostazione, aggiungendo che sembra prevalere il cosiddetto “blue wave” scenario, vale a dire l’ipotesi che i democratico, oltre alla Casa Bianca, possano prendere il controllo sia del Senato che della Camera dei rappresentanti. Anche in questo caso la valutazione è mutata nel tempo. A febbraio l’ipotesi “blue wave” non c’era e gli analisti attribuivano una percentuale sopra al 50% solo all’ipotesi della conquista della Camera dei rappresentanti da parte dei democratici.
La vittoria di Biden nelle elezioni americane di novembre sarà un bene od un male per i mercati finanziari? A questa domanda stanno provando a rispondere diversi gestori. In linea teorica l’impostazione repubblicana (meno tasse) sarebbe più gradita a Wall Street rispetto a quella democratica (politica fiscale più restrittiva), ma l’incognita coronavirus sembra aver cambiato tutto. USB ha calcolato che l’aumento delle imposte sui profitti aziendali dal 21% al 28% significherebbe una perdita di EPS del 5%, secondo Goldman il taglio di profitti per azione in un ipotetico 2021 a presidenza democratica potrebbe essere mediamente per lo S&P500 di 20 dollari (da 170 a 150 dollari). Sappiamo che Trump negli ultimi giorni ha invece ventilato l’ipotesi di una ulteriore riduzione delle imposte.
Vista sotto questa prospettiva la reazione dei mercati di fronte alla vittoria di Biden dovrebbe essere negativa, eppure c’è chi pensa che la gestione della pandemia conti molto di più, in termini di costi, rispetto all’aumento delle tasse. La sensazione, molto diffusa, è che Trump non abbia saputo gestire la situazione e che più l’incertezza sulla durata della pandemia aumenta maggiori saranno i danni nel medio periodo per l’economia americana. Inoltre, sottolineano alcuni analisti, proprio la crisi scatenata dal covid-19 potrebbe convincere Biden a rivedere il suo programma fiscale, ammorbidendone alcune impostazioni.
Insomma da un lato le armi di Trump sembrano spuntate, dall’altro rimane il dilemma sull’approccio al fisco dell’ipotetica amministrazione Biden. Sui mercati finanziari, pur dando come più probabile la vittoria del candidato democratico, regna una forte incertezza sull’impostazione dei prossimi 4 anni di governo. Incertezza che, stando a quanto racconta un analisti di Goldman Sachs al WSJ, sta emergendo sul mercato dei futures: gli investitori si attendono molta volatilità sui mercati in questo autunno.
Foto di David Mark