Nella giornata in cui i timori della nuova variante del cov Sars2 mettono in ombra l’autorizzazione in Europa del vaccino Pfizer-BioNTech, la stima preliminare di dicembre dell’indice di fiducia dei consumatori dell’Eurozona migliora. Questo ed altro nella prima K Briefing della settimana.
Cina, tasso prime rimane invariato. La Banca Centrale cinese lascia invariato il tasso prime ad un anno al 3.85% per l’8° mese consecutivo. Fermo anche il tasso a 5 anni al 4.65%. Pur di fronte ad una robusta ripresa dell’economia cinese, l’autorità monetaria non sembra intenzionata ad abbandonare la politica espansiva in atto. E a quanto sembra non dovrebbero esserci grosse novità anche per buona parte del 2021.
Gran Bretagna, vendite al dettaglio stabili a dicembre. Giorni complicati per la Gran Bretagna, tra Brexit ancora da definire e la nuova variante del cov Sars 2 che ha fatto chiudere le frontiere con la Francia, complicando non poco il passaggio delle merci. Non è possibile ancora stabilire quanto ed in che modo la scoperta della variante modificherà la storia della pandemia nel Regno Unito (per alcuni analisti a forte rischio anche la crescita del primo trimestre 2021). In questo quadro va inserito il dato sulle vendite al dettaglio rilasciato stamattina dalla CBI. Il distributive trades survey di dicembre sale a -3 dal -25 di novembre. Un segnale di miglioramento dopo due mesi di calo che porta i volumi di vendita ad essere sostanzialmente invariati da inizio anno (-3% dal -25% precedente). Dinamiche differenti tra retail e grossisti. Per i primi la situazione rimane anemica, con attese fortemente negative per gennaio (-33% su base annua). I secondi, settore auto a parte, hanno visto volumi di vendita sui livelli di marzo 2020.
Eurozona, fiducia dei consumatori migliora a dicembre. La stima flash dell’indice di fiducia dei consumatori della zona Euro indica un leggero miglioramento nell’ultimo mese dell’anno. Dal -17.6 di novembre l’indice passa al -13.9, interrompendo così tre mesi consecutivi di ribasso e riportandosi ai livelli di settembre.
USA, Chicago Fed National Activity Index frena a dicembre. L’indice dell’attività economica nella zona di Chicago flette a dicembre, passando da 1.01 a 0.27; settimo mese consecutivo in area positiva ma con il valore più basso dal maggio scorso. Non un’inversione di tendenza ma un netto raffreddamento.
Foto di Bernardo Ferreria