L’inflazione, come sappiamo, altro non è che un indicatore dell’andamento dei prezzi di beni e servizi nel tempo in una determinata economia. Andamento che può assumere caratteristiche diverse e che, in casi particolari, può dar luogo a situazioni di iperinflazione, deflazione e disinflazione.
Le banche centrali, come abbiamo avuto modo di vedere, monitorano il livello dei prezzi perchè una crescita sostenibile di questi è condizione necessaria per avere una crescita sostenibile dell’economia. Un’inflazione troppo alta, in presenza di una fase del ciclo economico espansiva, potrebbe indicare un surriscaldamento dell’economia, situazione non sostenibile nel lungo termine; viceversa un’inflazione troppo bassa potrebbe essere un indicatore di bassa domanda, che può portare ad alti tassi di disoccupazione e far procedere l’economia sotto al suo potenziale di crescita nel lungo periodo (torna qui utile il concetto di NAIRU).
Tornando ai prezzi, abbiamo detto che il loro valore varia nel tempo. In altri termini questo significa che oggi con 100 unità di moneta posso acquistare 10 unità di un determinato bene X. Tra un anno, in presenza di inflazione, con le stesse 100 unità di moneta potrò acquistare, ad esempio, solo 9 unità di un determinato bene X.
Procedendo con questo esempio possiamo introdurre i concetti di iperinflazione, deflazione e disinflazione. Se con le mie 100 unità di moneta, tra un anno potrò acquistare solo 1 unità del bene X, salvo particolare scarsità dello stesso bene, siamo di fronte ad un fenomeno di iperinflazione. I prezzi, cioè, salgono rapidamente con tassi di inflazione molto alti. Nel nostro esempio il prezzo di 1 unità di bene X è passato in un anno da 10 a 100.
Il caso opposto è quello della deflazione. In questo caso con le mie solite 100 unità di moneta, sempre tra 12 mesi, potrò acquistare 11 unità di bene X. Siamo perciò in presenza di un tasso di inflazione negativo.
L’ultimo caso, forse il meno citato, è quello della disinflazione. Per spiegare cosa significa dobbiamo aggiungere un periodo al nostro esempio. Date sempre le nostre 100 unità di moneta che acquistano oggi 10 unità di bene X, tra un anno potrò acquistare 8 unità di bene X e tra due anni 9 unità di bene X. Nel secondo periodo saremo di fronte ad un episodio di disinflazione. In altre parole si è in presenza di disinflazione quando, nel tempo, il tasso di inflazione cala pur rimanendo positivo. E’ evidente la differenza tra deflazione e disinflazione. Nel primo caso i prezzi calano nel tempo, mentre nel secondo caso a calare è solo la velocità dell’inflazione ma i prezzi continuano ad aumentare nel tempo.
Foto di Mabel Amber