Il primo appuntamento annuo con l’IFM ed il suo Outlook 2021 è nel segno di un moderato, moderatissimo, ottimismo. Migliorano le stime di crescita ma gli effetti della pandemia dureranno a lungo. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.
IFM, migliora l’Outlook 2021 su arrivo vaccini. Il fatto nuovo, vale a dire l’arrivo dei vaccini, fa rivedere in positivo l’outlook dell’IFM sulla crescita mondiale nel 2021. Dal +5.2% di ottobre scorso si passa ad un +5.5%. Meno pesante anche il passivo del 2020, dal -4.4% si passa a -3.5%. Giudizi positivi per USA e Giappone, paesi nei quali la politica fiscale sta per mettere in campo nuove e importanti risorse. Riviste al ribasso, invece, le parabole di crescita dell’Eurozona (da +5.2% a +4.2%) e della Gran Bretagna (da +6% a +4.5%). Tra gli altri dati interessanti: il ritorno alla crescita del commercio globale; la persistenza degli effetti della pandemia con 150 paesi che nel 2021 avranno un PIL/procapite inferiore a quello registrato nel 2019. Di questi solo 40 recupereranno il gap nel 2022. A fine 2021 quasi 90 milioni di persone scivoleranno sotto la soglia della povertà.
Gran Bretagna, aumenta ancora disoccupazione. Nel trimestre settembre novembre la disoccupazione inglese ha raggiunto quota 5%. Si tratta del sesto rialzo consecutivo, un punto percentuale esatto in più rispetto ad aprile 2020, sui massimi dall’agosto del 2016. Mentre a Londra si discute di un ulteriore estensione del programma di sostegno ai salari, la percentuale di occupati continua a scendere. A dicembre ci sono state 7mila nuove richieste di accesso ai sussidi di disoccupazione per un totale di 2.6 milioni. Da febbraio a dicembre il numero di posto persi supera le 800 mila unità.
Gran Bretagna, CBI distributive trades survey giù a gennaio. Il lockdown pesa sulle aspettative dei negozianti al dettaglio. Il sondaggio CBI pende nettamente a favore di una riduzione delle vendite con un valore, -50, che supera ampiamente le attese del mercato (-28). Non dovrebbe cambiare di molto il quadro di febbraio, con le vendite attese ancora in calo ed un indice di poco migliore rispetto a gennaio (-46).
Corea del Sud rimane in recessione. Il quarto trimestre 2020 non spezza il trend recessivo dell’economia sudcoreana. La stima preliminare della crescita del PIL negli ultimi tre mesi del 2020 segna -1.4% su base annua, dato migliore rispetto alle precedenti stime di tre decimali. Su base trimestrale gli ultimi tre mesi dell’anno scorso hanno segnato un +1.1% rispetto al terzo trimestre, in frenata rispetto al +2.1% del trimestre precedente.
Brasile, fiducia consumatori cala ancora. Sesto mese di calo consecutivo per l’indice della fiducia dei consumatori brasiliani. Dal picco di 83.4 registrato a settembre scorso si è arrivati all’attuale 75.8, peggior dato dal giugno 2020. Pandemia dai tempi ancora incerti ed un forte tasso di disoccupazione i crucci dei consumatori brasiliani.
USA, mercato immobiliare. Lo S&P CoreLogic Case-Shiller 20-city home price index ha registrato in novembre l’11° mese consecutivo di rialzo, portandosi a quota 238.48. Il +9.1% su base annua, sopra le attese, rappresenta il maggior incremento dal maggio del 2014.
USA, fiducia consumatori. A gennaio migliora la fiducia dei consumatori statunitensi. L’indice elaborato dal Conference Board sale a quota 89.3 dall’87.1 di dicembre. A trainare il rialzo la componente delle aspettative che sale ai massimi da tre mesi a questa parte. Ai minimi da maggio scorso, invece, la percezione della condizione economica attuale. Se la pandemia rende ancora molto incerto il presente, l’avvio della campagna vaccinale ed il varo di un nuovo piano di stimoli fiscali mette ottimismo ai consumatori. Un dato è emblematico: la percentuale di consumatori che intende acquistare una nuova auto nei prossimi mesi è salita in un mese di quasi un punto percentuale (10.7% da 9.8%).
Foto di Shire777