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Settore manifatturiero ancora in espansione a inizio 2021

I dati PMI del settore manifatturiero continuano ad essere orientati all’espansione anche nel primo mese del 2021. Si segnala, però, un rallentamento in parte dovuto alla domanda interna debole ed in parte alle difficoltà di approvvigionamento di materie prime e componenti. Questo ed altro nella prima K Briefing della settimana.

Cina, si raffredda l’espansione del settore manifatturiero ad inizio 2021. Il Caixin China General Manufacturing PMI scende a gennaio per il secondo mese consecutivo e si fissa a 51.5, il minimo da 7 mesi a questa parte. Nessuna inversione di tendenza ma un generale rallentamento di tutte le componenti del sondaggio strettamente legato alle vicissitudini della pandemia in occidente. Scende, infatti, per la prima volta dopo sei mesi di rialzo consecutivo la componente delle esportazioni. Leggero rallentamento anche per i prezzi di input. Il dato forse più interessante riguarda le aspettative, scese a gennaio ai minimi da 8 mesi a questa parte.

Germania, tonfo vendite al dettaglio in dicembre. Il lockdown nel periodo natalizio costa tantissimo in termini di vendite al dettaglio in Germania. A dicembre il calo è stato del 9.6% su base mensile, peggio di quanto registrato nel mese di aprile. Su base annua il saldo rimane positivo con una crescita dell’1.5%. Nell’intero 2020 le vendite al dettaglio sono cresciute del 3.9%.

Eurozona, PMI manifattura di gennaio. Il dato finale del sondaggio dei direttori d’acquisto di gennaio è un po’ più rosa della stima preliminare. La manifattura dell’Eurozona mantiene l’area espansione con un buon margine su quota 50: 54.8, un decimale meglio della stima, settimo mese consecutivo in espansione. Rispetto a dicembre c’è un lieve peggioramento (4 decimali in meno) mentre si conferma la tendenza ad una ripresa robusta per i settori orientati all’export e per quelli che non producono beni di consumo. Tradotto: la domanda interna rimane ferma. A livello nazionale bene Germania, Olanda, Francia e Italia. Torna appena sotto quota 50 la Spagna.

Sempre per l’Eurozona è arrivato oggi il dato sulla disoccupazione a dicembre. Il tasso rimane all’8.3%, nove decimali sopra il dato dicembre 2019. Aumenta però la disoccupazione giovanile che a dicembre ha toccato il 18.5%.

UK, PMI manifattura a gennaio. Rivisto leggermente al rialzo il PMI manifatturiero di gennaio rispetto alla stima preliminare. Il 54.1 è però ben 3.4 punti sotto al dato di dicembre, il che significa una sensibile frenata della manifattura inglese ad inizio 2021. Brexit e pandemia incidono negativamente sulla supply-chain.

Brasile, frenata PMI manifattura a gennaio. La manifattura brasiliana frena ad inizio 2021, con il PMI elaborato da IHS Markit che scende ai minimi da giugno 2020. Pur rimanendo saldamente in zona espansione, il Brasile vede un rallentamento per quel che riguarda la produzione ed i nuovi ordini, con le esportazioni che languono, conseguenza delle restrizioni anti covid in molti paesi partner.

USA, settore manifatturiero rifiata in gennaio. Manifattura USA con andamento simile a quanto visto per Eurozona, UK e Cina. A gennaio il ritmo di espansione rallenta ed il PMI elaborato dall’ISM scende a 58.7 dal 60.5 del mese di dicembre. Nel complesso i dati sono buoni e l’ottavo mese consecutivo sopra quota 50 vede una ripresa anche della componente occupazione. Le difficoltà di approvvigionamento di materie prime e componenti, diretta conseguenza delle restrizioni anti covid-19, continua a rallentare la produzione, limitando le capacità di crescita del settore.

Foto di Manfred Schindler

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