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Nuovi dati sull’occupazione in Gran Bretagna

Nuovi dati sull’occupazione in Gran Bretagna. Nell’ultimo trimestre del 2020 la disoccupazione ha toccato quota 5.1%, senza il programma di protezione dei salari – stima la BoE – salirà al 7.8%. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Gran Bretagna, nuovi dati sull’occupazione. Nuovi dati sull’occupazione dalla Gran Bretagna, in attesa di capire se il sostegno governativo ai salari sarà prorogato o no. Prima di vedere i dati è doveroso ricordare che lo scudo governativo sta al momento proteggendo un lavoratore su cinque, oltre quattro milioni di persone.

Veniamo ai dati. Negli ultimi tre mesi del 2020 il tasso di disoccupazione è salito al 5.1%, un decimale meglio delle attese ed in rialzo per la sesta lettura consecutiva. Secondo i calcoli della BoE lo stop al programma di sostegno ai salari – al momento fissato per fine marzo – spingerà il tasso di disoccupazione al 7.8%.

Cala il tasso di occupazione che arriva al 75%. Sempre nell’ultimo trimestre del 2020 si è registrato un calo degli occupati di 114 mila unità, 541 mila in meno rispetto a 12 mesi prima. Su base annua si tratta del peggior dato dal terzo trimestre 2009, nona lettura negativa consecutiva.

A gennaio calano per il secondo mese consecutivo le richieste di sussidi di disoccupazione, il totale scende a 2.6 milioni, con 20 mila richieste in meno nel primo mese del 2021.

Eurozona, confermato il ritorno dell’inflazione a gennaio. Il dato finale di gennaio conferma il ritorno sopra zero dell’indice della variazione dei prezzi al consumo. A gennaio l’inflazione si ferma a +0.9%, mettendo fine a cinque mesi consecutivi di percentuali negative. Su base mensile confermato il +0.2%, secondo mese consecutivo con il segno più.

Gran Bretagna, vendite anemiche a febbraio. Ancora debolissime le vendite al dettaglio nel Regno Unito. Il CBI Distributive Trades di febbraio migliora di qualche unità ma rimane profondamente in territorio negativo (-45 contro il -38 delle attese ed il -50 del mese precedente). Due i dati interessanti e da sottolineare: l’ulteriore aumento delle vendite a distanza ed una previsione di ulteriore gelata del volume complessivo di vendite per marzo.

USA, mercato immobiliare. L’indice dei prezzi S&P CoreLogic Case-Shiller ha chiuso il 2020 con un’impennata del 10% su base annua, 10° mese consecutivo in rialzo e record dall’aprile 2014 ad oggi.

USA, fiducia consumatori. L’indice della fiducia dei consumatori elaborato da CB sale a febbraio toccando quota 91.3, massimo a tre mesi, in rialzo dall’88.9 di gennaio e sopra alle attese fissate a 89.7. Comportamento inconsueto per le componenti: sale quella relativa alla percezione della situazione corrente (quasi sette punti in più rispetto a gennaio), mentre scendono leggermente le aspettative per i prossimi mesi (o per meglio dire rimangono stabili). Anche il sondaggio CB conferma che i consumatori americani si aspettano prezzi in salita nei prossimi mesi, la componente che misura le aspettative di inflazione è salita ai massimi da giugno scorso.

Foto di Ch AFleks

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