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Eurozona, fiducia operatori economici migliora a febbraio

A febbraio migliora la fiducia degli operatori economici nell’Eurozona, con il solo settore delle vendite al dettaglio a peggiorare. Negli USA calo sostanzioso delle richieste di sussidio. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Eurozona, fiducia operatori economici migliora a febbraio. Per il terzo mese consecutivo l’indicatore della fiducia degli operatori economici dell’area Euro rimane sopra quota 90. Rispetto al mese precedente, l’indice sale in febbraio a quota 93.4, battendo le attese e segnalando un miglioramento del morale del settore manifatturiero (particolarmente fiducioso quello italiano, che torna ai livelli pre-pandemia), dei servizi e dei consumatori. Mentre rimane invariato il grado di fiducia del settore costruzioni, bisogna segnalare il peggioramento dell’umore del comparto vendite al dettaglio.

Da segnalare che le aspettative di inflazione rimangono sostanzialmente stabili per il quarto mese consecutivo.

Miglioramento anche per l’indice GfK della fiducia dei consumatori tedeschi. La lettura per inizio marzo guadagna due punti abbondanti su febbraio, interrompendo una serie di quattro letture in calo consecutive.

USA, mercato del lavoro. Prima settimana di calo sensibile dopo molti mesi per le richieste di sussidi di disoccupazione. La scorsa settimana sono stati 730 mila i jobless claims, 111 mila in meno di quindici giorni fa, minimo a 3 mesi e maggior calo settimanale da fine agosto 2020. Non è un caso che i cali maggiori arrivino da stati come California e Ohio, dove la vaccinazione accelera ed i casi di covid-19 si riducono sensibilmente.

Numeri che danno fiducia ma il cammino è ancora lungo: la media a quattro settimane rimane sopra le 800 mila richieste e i sussidi continuativi rimangono pressochè stabili attorno ai 4.5 milioni.

USA, ordini beni durevoli. Nono mese consecutivo con il segno più per gli ordinativi di beni durevoli negli USA. A gennaio balzo del 3.4%, sopra le attese e più del doppio del mese di dicembre 2020. Per trovare percentuali superiori occorre tornare al luglio dello scorso anno (+11.8%). Forte la spinta del settore trasporti che ha segnato un +7.8%. Dedotto il settore difesa e gli ordini di aeroplani, gli ordinativi sono saliti dello 0.5%, dato in ribasso rispetto al +1.5% di dicembre ma che segnala comunque la prosecuzione del trend di incremento degli investimenti aziendali.

USA, mercato immobiliare. A gennaio le vendite di case esistenti sono aumentate del 13% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, -2.8% su base mensile. Un dato che segnala un rallentamento rispetto al mese di dicembre ma non solo: si tratta della variazione più piccola dal giugno del 2020. La causa di questo rallentamento risiede soprattutto nella scarsa offerta, oramai ai minimi storici.

Foto di Leonhard Niederwimmer

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