Sfondo scuro Sfondo chiaro

Settore costruzioni Eurozona, bene Italia a febbraio

Il settore costruzioni dell’Eurozona si mantiene in zona contrazione a febbraio ma spicca l’ottimo dato PMI dell’Italia. Negli USA mercato del lavoro ancora traballante. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Giappone, migliora la fiducia dei consumatori. A febbraio è tornata a salire la fiducia dei consumatori giapponesi. L’inizio della campagna vaccinale fa fare un balzo all’insù all’indice della fiducia che tocca i massimi a 12 mesi, migliorando in tutte le sue componenti.

Eurozona, vendite al dettaglio precipitate in gennaio. Le vendite al dettaglio nell’area Euro sono scese del 5.9% su base mensile, registrando la seconda peggior performance dall’aprile scorso e scostandosi dalle attese di oltre 4 punti (-1.1%). Anche su base annua il saldo è largamente negativo: -6.4%, il peggior dato da aprile scorso.

Eurozona, disoccupazione a gennaio. La disoccupazione nell’Eurozona rimane stabile a gennaio, per il terzo mese consecutivo, all’8.1%, un dato che riassume situazioni molto differenti: dal 16% della Spagna al 4.6% della Germania ed il 3.4% dell’Olanda. Sempre a gennaio si è registrata una lieve flessione della disoccupazione giovanile che rimane comunque molto alta al 17.1%.

Settore costruzioni Eurozona, bene Italia a febbraio. Per l’area Euro il settore costruzioni rimane anche in febbraio in zona contrazione, è il 12° mese consecutivo. I 45 punti dell’indice PMI sintetizzano situazioni nazionali molto differenti. L’effetto superbonus spinge il settore in Italia, dove il PMI tocca quota 54 (la componente nuovi lavori tocca i massimi dal 2007). Peggiora invece la situazione in Francia e Germania poco sopra quota 40.

USA, calo netto dei tagli occupazionali annunciati a febbraio. Qualcosa comincia a muoversi anche sotto il punto di vista delle ristrutturazioni della forza lavoro aziendale. A febbraio gli annunci di tagli occupazionali scendono del 57%. Nei primi due mesi del 2021 sono stati annunciati 124 mila tagli, l’8% in meno del primo bimestre 2020. A soffrire sono ancora i settori più colpiti dalla crisi pandemica.

USA. Richieste sussidi rimangono sopra quota 700 mila. La scorsa settimana negli USA ci sono state 745 mila nuove richieste di sussidi di disoccupazione. Sono 9mila in più della settimana precedente ma anche 15mila in meno delle attese. La sostanza però non cambia ed il dato continua a viaggiare ampiamente sopra quota 700 mila, lontano dai livelli pre-pandemici. I sussidi continuativi scendono a 4.2 milioni.

La produttività del lavoro nell’ultimo trimestre del 2020 è scesa del 4.2% annualizzato rispetto al terzo trimestre, su base annua prevale il segno più (+2.4%). Negli ultimi tre mesi del 2020 sono aumentate le ore lavorate (+10%) ed anche la produzione (+5.5%).

USA, ordini all’industria in gennaio. Secondo mese di crescita consecutivo per gli ordinativi all’industria. Il +2.6% di gennaio è il maggior rialzo da luglio del 2020 e batte nettamente le attese del mercato. A sostenere la crescita degli ordini è il settore dei trasporti che segna un +7.7%. Al netto di questa componente la crescita è dell’1.7%, due decimali sotto il dato di dicembre.

Foto di Michael Gaida

Resta aggiornato

Gli ultimi articoli di Ekonomia.it direttamente nella tua casella mail. Iscriviti qui sotto.
I dati trasmessi attraverso questo modulo sono trattati secondo la nostra privacy policy, in linea con la normativa vigente. Per nessun motivo verranno ceduti a terze parti o utilizzati per l'invio di messaggi di natura commerciale.
Post precedente

Ripresa post pandemia tra risparmio privato e spesa pubblica

Post successivo

Cambiamenti climati e geografia economica

Pubblicità