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Banche centrali: Brasile alza i tassi, UK tutto invariato

La banca centrale del Brasile alza i tassi oltre le attese del mercato, in Gran Bretagna la BoE lascia tutto invariato. Intanto negli USA le richieste settimanali di sussidio aumentano oltre le attese. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Australia, febbraio positivo per il mercato del lavoro. In febbraio l’economia australiana ha creato 88.7 mila nuovi posti di lavoro, molto meglio delle attese ed in rialzo rispetto ai 29.5 mila creati in gennaio. La totalità dei nuovi posti di lavoro è a tempo pieno (contro attese di calo di 10 mila unità). Il tasso di disoccupazione scende così al 5.8%, sotto la soglia del 6% e meglio delle attese.

Brasile, banca centrale alza i tassi. Mentre la FED, come da attese, ha lasciato tutto invariato, la banca centrale brasiliana soprende tutti ed alza i tassi di 75 punti base, 25 in più delle attese. La decisione, unanime, è figlia delle recenti impennate dei prezzi delle materie prime e dei carburanti, elementi che hanno fatto lievitare oltre il 5% il tasso di inflazione. Ma Roberto Campos Neto, il governatore della banca, ha anticipato che nella prossima riunione verrà deciso un altro aumento di pari entità (75 punti base), salvo impreviste evoluzioni della situazione economica ed inflazionistica.

UK, BoE lascia tassi invariati. Nessuna variazione alla politica monetaria attuale per la Banca d’Inghilterra. Nelle comunicazioni che hanno accompagnato la decisione, Andrew Bailey ha sottolineato due aspetti importanti: il primo è che la banca stima una ripresa robusta dell’economia inglese già nel 2021; il secondo è che l’inflazione dovrebbe tornare attorno al target del 2% già in questa primavera, ma che qualsiasi decisione “hawkish” sarà presa solo quando la crescita sarà stabilizzata.

USA, mercato del lavoro. Il mercato del lavoro statunitense continua a presentare segni di debolezza. Le richieste di sussidi di disoccupazione continuano a veleggiare ben al di sopra di quota 700 mila. La scorsa settimana sono state 770 mila, in crescita rispetto a 15giorni fa. I sussidi continuativi si confermano sopra quota 4 milioni, sostanzialmente stabili rispetto alla settimana precedente. Le prossime settimane, tra vaccinazione spedita, riduzione delle restrizioni anti covid e pacchetto stimoli, saranno cruciali per capire se la macchina statunitense sarà in grado di rimettersi a girare a buon ritmo.

USA, Philly Fed. Gran balzo nel mese di marzo. E segnali che l’economia USA sta ripartendo continuano ad arrivare. Il Philly Fed di marzo tocca quota 51.8, un rialzo record che batte le attese e doppia il dato di febbraio. Crescono tutte le componenti, dagli ordinativi all’occupazione. Aumenta la pressione sui prezzi ed il livello di ottimismo sui prossimi 6 mesi.

Foto di soel84

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