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La classe media abbattuta dalla pandemia

Secondo l’ultima ricerca del Pew Research Center almeno 150 milioni di persone, l’intera popolazione di Germania e Francia messe assieme, sono scivolate, nel 2020 segnato dalla pandemia, da una classe di reddito a quello inferiore, particolarmente colpita la classe media.

Quando leggiamo i dati sulle variazioni del prodotto interno lordo di un paese dovremmo sempre ricordare che a quelle cifre sono strettamente legati i destiti reddituali di milioni di persone. Nel 2020 il PIL globale è sceso di oltre 6 punti percentuali (fonte World Bank) ed e facile intuire quali possano essere state le conseguenze in termini di reddito per una larga fetta di popolazione mondiale.

A darci una dimensione del fenomeno è l’ultimo rapporto firmato dal Pew Research Center. L’anno orribile della pandemia, il 2020, ha trascinato nella povertà (definita come classe di reddito inferiore ai 2 dollari/giorno) 131 milioni di persone, facendo scivolare dalla classe media di reddito (le persone con un reddito medio giornaliero dai 10 ai 20 dollari) a quella inferiore (2-10 dollari/giorno) 53 milioni di persone.

La ricerca, firmata da Rakesh Kochhar, ci dice qualcosa di più. La crisi economica scatenata dal covid-19 ha fatto scivolare altre 98 milioni di persone dalle classi più alte di reddito a quelle medio-basse. Secondo lo stesso Kochhar si può stimare che nel 2020 almeno 150 milioni di persone, la popolazione della Germania e della Francia messe assieme, siano passate dalla classe media di reddito a quella inferiore.

Dopo 12 mesi di pandemia il totale delle persone che nel mondo possono contare su un reddito giornaliero tra i 10 e i 20 dollari è passato da 1,38 miliardi a 1,31 miliardi. Dal 17.8% della popolazione mondiale al 17.1%, sette decimali in un anno, qualcosa di mai visto nei tempi moderni. Lo scivolamento complessivo verso classi di reddito inferiori ha come risultato finale un aumento pauroso dei poveri. Secondo i dati World Bank e Pew la percentuale di popolazione mondiale costretta a vivere con meno di due dollari al giorno è tornata a crescere e si stima possa toccare quest’anno il 10.4%, livelli del 2017, 803 milioni di persone.

A livello geografico è l’Asia il continente nel quale la classe media ha patito il maggior peggioramento, in particolare il quadrante meridionale, con 32 milioni di middle-incomers in meno e 72 milioni di nuovi poveri. La pandemia è riuscita a peggiorare – per quanto ancora fosse possibile – il quadro africano, con 40 milioni di nuovi poveri nella zona sub sahariana.

Nelle economie avanzate a pagare lo scotto maggiore è stata la classe di reddito medio-alta, con oltre 47 milioni di persone scivolate nella classe inferiore.

Il mondo all’indomani della pandemia si sveglierà con circa 4 miliardi di persone appena sopra la soglia della povertà e con appena 500 milioni e spiccioli di high-incomers. Numeri da brivido che proiettano il tema delle disuguaglianze di reddito tra le grandi emergenze mondiali dei prossimi anni.

Foto di Free-Photos

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