Venerdì ricco di sondaggi PMI relativi al mese di maggio, l’economia mondiale continua a riprendersi ed i ritmi di espansione toccano in molti casi picchi record. Confermate le spinte sui prezzi ed il recupero dell’occupazione. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.
Sondaggi PMI, continua espansione settore privato a maggio. Infornata di sondaggi PMI (flash) nell’ultimo giorno della settimana. Dalla lettura complessiva emerge un’economia globale che continua la fase di espansione, con elementi di congestionamento dovuti alla difficoltà di completare gli ordini. Tutti i sondaggi evidenziano una forte pressione sui prezzi ed un recupero dell’occupazione. Vediamo una rapida carrellata dei dati.
Australia. Sulla soglia dei 60 punti sia il settore manifatturiero (che tocca il record a 59.9), sia il settore dei servizi (qui leggero calo rispetto ad aprile). A maggio l’economia aussie resta in zona espansione per l’ottavo mese consecutivo a 58.1
Giappone. Manifattura in espansione ma servizi ancora in difficoltà. Per l’economia giapponese il PMI di maggio segna 48.1, un ritorno sotto quota 50 dopo due mesi. A far scendere la produzione ai minimi da quattro mesi e gli ordini al ritmo più alto dal febbraio scorso l’imposizione di nuove restrizioni a causa di nuovi focolai di inferzione.
Eurozona. La manifattura rimane saldamente in zona espansione ma rallenta leggermente rispetto ad aprile. A spiegare il dato è soprattutto la situazione tedesca: ordini che rimangono su livelli sostenuti, occupazione su valori che non si vedevano dal 2012, ma difficoltà a consegnare i prodotti per la mancanza di componenti e materie prime. Fenomeno che non allunga solo i tempi di consegna ma alza i prezzi, con quelli di input su livelli record e le aziende che passano i maggiori costi sui prezzi finali. Tornando all’Eurozona migliora sensibilmente anche il settore servizi, cinque punti in più rispetto ad aprile a quota 55.1; nel complesso il PMI del settore privato dell’Eurozona tocca il record dal febbraio del 2018 a quota 56.9
Gran Bretagna. Giornata macro particolarmente brillante per il Regno Unito – vedere più sotto – con il PMI della manifattura che sfonda i 66 punti, lettura record. Boom di ordini da USA e Cina, problematiche con i clienti del blocco comunitario superate, aspettative più che ottimistiche. In questo quadro idilliaco emergono le solite magagne: scarsità di materie prime e prezzi in impennata. Il settore servizi si conferma sopra quota 60; nel complesso il PMI di maggio del settore privato inglese vola a 62: piena espansione e record storico della serie; componente occupazione ai massimi dal 2014; prezzi ai massimi dal 2008.
USA. Settore servizi alle stelle a maggio. Il PMI elaborato da IHS Markit vola a 70.1, record assoluto della serie. Crescono al massimo da agosto scorso anche gli ordini dall’estero, mentre resta solida la componente occupazione (e sappiamo quanto il settore servizi sia essenziale per l’occupazione statunitense). Livelli record anche per la manifattura, ben oltre i 61 punti e con i soliti due elementi visti per altre zone: scarsità di materia prima e prezzi in rialzo. Il settore privato USA colleziona l’11° mese consecutivo in zona espansione, toccando il livello record dei 68.1 punti.
Gran Bretagna, vendite al dettaglio col turbo, fiducia consumatori ok. In aprile le vendite al dettaglio inglesi sono salite di 9,2 punti percentuali rispetto al mese precedente. Terzo mese consecutivo di rialzo e record storico della serie. Su base annua il delta supera i 34 punti percentuali. Effetto riaperture con le vendite online che rintracciano di circa quattro punti percentuali a favore di quelle nei negozi fisici. Con questi risultati il volume delle vendite al dettaglio recupera i nefasti effetti della pandemia e sale di 10 punti percentuali oltre il livello del febbraio 2020. I consumatori voglio acquistare e ritrovano fiducia. L’indice Gfk registra a maggio il valore più alto da marzo 2020 a -9, 5 punti in più rispetto ad aprile, quarto mese consecutivo in miglioramento.
Canada, ancora in crescita le vendite al dettaglio in marzo. Nel mese di marzo le vendite al dettaglio in Canada sono aumentate del 3.6% su base mensile, secondo mese di rialzo consecutivo, anche se il ritmo è inferiore rispetto a febbraio. Su base trimestrale il rialzo è dell’1.8%, terzo consecutivo.
Eurozona, fiducia consumatori. La stima preliminare di maggio indica un miglioramento della fiducia dei consumatori. Il -5.1 comunicato dalla Commissione Europea rappresenta il miglior risultato dall’ottobre del 2018 ed il quarto mese consecutivo di miglioramento.
USA, vendita di case esistenti. Continuano a scendere le vendite di case esistenti negli USA, è il terzo segno meno consecutivo quello che si è registrato ad aprile (-2.7%). Non è un problema di domanda ma di offerta, sempre più esigua e di poco superiore al milione di unità.
Giappone, deflazione persistente. Torna ad appesantirsi la deflazione giapponese. Nel mese di aprile il livello dei prezzi al consumo è sceso dello 0.4% su base annua e della stessa percentuale su base mensile. Si tratta del settimo mese consecutivo con prezzi in calo. La componente core rimane invariata per il secondo mese consecutivo a -0.1%