A maggio le esportazioni della Cina hanno continuato a crescere seppur ad un ritmo più lento, complici la situazione della supply chain mondiale e le restrizioni anti covid. In Germania ad aprile scesi a sorpresa gli ordinativi industriali. Questo ed altro nella prima K Briefing della settimana.
Cina, esportazioni ancora in salita ma a ritmo più lento. Continua, per l’undicesimo mese consecutivo, la crescita delle esportazioni cinesi. Nel mese di maggio l’aumento è stato del 27.9% rispetto ad un anno prima, con un +20% verso gli USA ed un un +40% verso l’area ASEAN. Vero e proprio balzo delle esportazioni di terre rare, +40% su base annua. Se si prende come riferimento l’inizio del 2021, la crescita delle esportazioni nei primi 5 mesi dell’anno è stata del 40.2%. Numeri impressionanti se si pensa che nelle ultime settimane, oltre alla cronica carenza di materie prime, la Cina ha dovuto affrontare pesanti ritardi causa covid in uno tra i suoi hub di spedizione più importanti. Sul fronte delle importazioni maggio si è chiuso con un roboante +51% su base annua, l’incremento più consistente dal gennaio del 2011, con una consistente richiesta di gas naturale (+31% rispetto a maggio 2020). Per effetto di questi dati il surplus della bilancia commerciale si fissa a 45.5 miliardi di dollari, in crescita rispetto al mese precedente ma quasi 10 miliardi sotto le attese. In contemporanea continua ad allargarsi il surplus rispetto agli USA, a quasi 32 miliardi di dollari.
Germania, ordinativi all’industria a sorpresa giù in aprile. Inaspettato stop per gli ordinativi all’industria tedesca nel mese di aprile 2021. Dopo tre mesi di crescita consecutiva, gli ordini sono calati dello 0.2% su base mensile. A calare le richieste domestiche, -4.3%, mentre gli ordini dall’estero sono cresciuti del 2.7% (soprattutto dai paesi extra UE). Le motivazioni di questo stop sono da ricercare principalmente nelle “disavventure” della supply chain. Dalla mancanza di microchip alla chiusura del Canale di Suez di inizio aprile. Nonostante tutto ciò il saldo rispetto al febbraio 2020 rimane ancora attivo, con gli ordinativi che segnano ancora un incoraggiante +9.9%.
Gran Bretagna, continua salita prezzi abitazioni. L’Halifax house price index registra a maggio un aumento dei prezzi delle case pari al 9.5% su base annua e dell’1.3% su base mensile. A spingere all’acquisto, oltre ai tassi di interesse ancora ai minimi, la riduzione delle tasse sulle compravendite che il governo ha deciso di prorogare qualche mese fa e che scadrà a fine giugno. Halifax sottolinea come la distribuzione dei prezzi mostri i molti cambiamenti che la pandemia ha portato nelle preferenze abitative degli inglesi.
Foto di Andi Graf