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USA, inflazione stabile a luglio. Cina, frenata dei nuovi prestiti

Nel mese di luglio l’inflazione USA si mantiene stabile e sostenuta, ma l’indice core scende per la prima volta dal febbraio del 2021. In Cina frenano i nuovi prestiti a famiglie ed imprese. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.

Germania, inflazione ancora in salita a luglio. Pochi giorni fa il governatore della BundesBank, Jens Weidmann, ammoniva la BCE sulla necessità di non sottovalutare il rialzo dell’inflazione in atto. Oggi arrivano dati che per i “falchi” della Buba sono benzina sul fuoco. L’inflazione in Germania continua a crescere. Nel mese di luglio (dato finale) l’incremento annuo dell’indice generale dei prezzi al consumo tocca il 3.8%, si tratta del maggior rialzo dal 1993. A spingere i prezzi sono, oltre al famigerato base effect, amplificato in Germania dalla moratoria sull’IVA del secondo semestre 2020, i costi dell’energia ed un ritorno dell’inflazione nel settore dei servizi. Su base mensile l’incremento è dello 0.9%. I dati finali confermano quindi le stime iniziali, il dibattito sulla sostenibilità di questi livelli di inflazione sarà di sicuro molto acceso nelle prossime settimane.

Australia, fiducia dei consumatori. Nel mese di agosto l’indice della fiducia dei consumatori australiani è sceso del 4.4% rispetto al mese precedente, il dato più basso dal settembre del 2020. A frenare l’ottimismo delle famiglie australiane le nuove restrizioni anti-covid. Tra le componenti del sondaggio è sicuramente da segnalare il comportamento controtendenza di quella relativa all’occupazione: ad agosto è salita del 13.6%.

Cina, frenata dei nuovi finanziamenti. Nel mese di luglio i nuovi prestiti erogati dalle banche cinesi sono stati pari a 1.08 mila miliardi di yuan, una cifra che rappresenta il livello più basso dall’ottobre del 2020 e che delude le attese del mercato. Su base annua la crescita del totale dei prestiti erogati si conferma al 12.5%, invariata rispetto a giugno. Il totale della liquidità iniettata nell’economia cinese, e sintetizzata dal total social financing, è cresciuto su base annua del 10.7%, il rialzo più basso dal febbraio del 2020. Una frenata che sembra dovuta ad un rallentamento della domanda, segnale non incoraggiante per l’andamento della crescita economica cinese.

Brasile, vendite al dettaglio in calo a giugno. Nel mese di giugno le vendite al dettaglio brasiliane sono scese dell’1.7% su base mensile, primo segno meno da marzo, secondo mese consecutivo di calo. Effetto dell’inflazione e di una emergenza sanitaria che sembra tutto fuorchè superata. Su base annua il rialzo scende al 6.3%, quasi tre punti sotto le attese.

USA, inflazione stabile a luglio. Nel mese di luglio il tasso di inflazione USA è rimasto fermo al 5.4% su base annua. Si tratta del primo stop dopo cinque mesi consecutivi di crescita e rafforza l’ipotesi della natura temporanea del rialzo dei prezzi. Su base mensile, infatti, il rialzo è solo dello 0.5%, la variazione più bassa dal febbraio scorso, ben quattro decimi sotto al dato di giugno ed in linea con le attese. Togliendo le componenti più volatili dell’indice ed analizzando il dato core si hanno ulteriori conferme. L’inflazione core scende al 4.3% su base annua, primo ribasso dal febbraio scorso, con l’aumento più significativo in componenti di natura temporanea, come le auto ed i camion usati (+41%). Su base mensile il rialzo dell’indice core è dello 0.3%, sotto le attese ed in ribasso rispetto a luglio.

Foto di Photo Mix

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