Nel mese di luglio gli ordini all’industria in Germania sono saliti grazie alla domanda extra UE. Nell’Eurozona il settore costruzioni rimane debole con la brillante eccezione dell’Italia. Questo ed altro nella prima K Briefing della settimana.
Germania, ordini all’industria bene in luglio. A sorpresa gli ordinativi industriali tedeschi sono cresciuti nel mese di luglio: +3.4% su base mensile contro attese di calo dell’1%. Si tratta del secondo mese consecutivo con il segno più, con il volume di ordini che tocca il massimo storico della serie. Questo dato a sorpresa è però completamente dovuto alla domanda estera, anzi alla domanda extra europea per l’esattezza: +15.7% su base mensile. In calo, invece, sia gli ordini dagli altri paesi del continente (-4.1%), sia quelli interni (-2.5%), situazione questa che mostra tutte le fragilità della ripresa europea, e tedesca in particolare, in questa fase.
Eurozona, settore costruzioni ancora in fase di contrazione. Il PMI costruzioni relativo al mese di agosto mostra un settore ancora in sofferenza nell’Eurozona. L’indice rimane sotto la soglia dei 50 punti, quindi in fase di contrazione, per il secondo mese consecutivo, con un 49.5 di tre decimi inferiore alla rilevazione di luglio. La situazione risulta comunque molto disomogena dal punto di vista nazionale. L’Italia conferma l’ottimo impatto dei bonus edilizi, con il PMI che vola a 65.5, ben dieci punti in più rispetto a luglio ed ampiamente in fase di espansione. Francia e Germania rallentano ulteriormente, con i rispettivi PMI fermi ad agosto al 44.9 ed al 44.6. Fuori dall’Eurozona rimane positivo il settore costruzioni britannico, il sondaggio dei direttori d’acquisto condotto da IHS Markit segna ad agosto 55.2, in calo di circa tre punti rispetto a luglio, ma in zona espansione per il settimo mese consecutivo.
Spagna, fiducia consumatori si stabilizza. L’indice della fiducia dei consumatori spagnoli è rimasto anche nel mese di agosto a quota 91.6, sotto al massimo a 12 mesi di 97.5 registrato nel mese di giugno. Ad incidere sul morale dei consumatori sono soprattutto le aspettative, indebolite dalle preoccupazioni per inflazione, lavoro ed evoluzione della pandemia. Nel sondaggio questa componente scende ad agosto di 5 punti, mentre la percezione della situazione attuale migliora di oltre quattro punti.
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