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Cina, esportazioni record ad agosto (anche) per salvare lo shopping natalizio

Salgono oltre le attese – e su livelli record – le esportazioni della Cina nel mese di agosto, un dato guidato anche dalla volontà dei buyer esteri di non rimanere senza scorte per lo shopping natalizio. Dati in agrodolce oggi dalla Germania, mentre la RBA lascia i tassi invariati e avverte che la ripresa australiana rallenta. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Cina, esportazioni record ad agosto per salvare lo shopping natalizio. Nel mese di agosto le esportazioni cinesi sono salite oltre ogni attesa toccando il valore record di 294 miliardi di dollari. La variazione annua è stata del 25.6%, 8 punti abbondanti oltre le aspettative e oltre 6 punti in più di luglio. Con agosto sono 14 i mesi consecutivi di crescita. Il rallentamento dell’industria cinese ed i lockdown che hanno colpito, tra le altre aree, anche uno dei principali porti commerciali del paese, nulla hanno potuto contro la forza della domanda estera, e statunitense in particolare (37 miliardi di dollari di surplus commerciale con gli USA ad agosto). Tra le ragioni che hanno spinto gli ordini di prodotti hi-tech, di elettronica e di abbigliamento anche la scelta di molti buyer di anticipare l’allestimento delle scorte per il periodo dello shopping natalizio. Con gli evidenti rallentamenti della supply chain in molti hanno pensato di evitare spiacevoli inconvenienti ed anticipare gli acquisti.

Banca centrale australiana, economia recupererà ma i tempi si allungano. La RBA lascia i tassi invariati allo 0.1% ed il QE a 4 miliardi di AUD/ settimana fino a febbraio 2022. La riunione di settembre mostra tutte le preoccupazioni per gli effetti “rallentanti” che le varianti della SARS-COV2 stanno provocando sulla ripresa economica. Così il PIL del terzo trimestre è visto al ribasso rispetto alle stime precedenti ed il tasso di disoccupazione potrebbe tornare a crescere nei prossimi mesi. Non manca il riferimento all’inflazione ed all’abbandono della politica monetaria ultraespansiva: niente movimenti fino al raggiungimento del target del 2-3%, al momento possibile solo nel 2024.

Germania, produzione industriale bene a luglio ma indice Zew peggiora nella componente aspettative. Dati macro in agrodolce per la Germania oggi. Dopo il buon risultato degli ordinativi uscito ieri, oggi l’istituto di statistica tedesco ci racconta di una produzione industriale cresciuta dell’1% su base mensile nel mese di luglio, primo segno più da marzo scorso ed un decimo sopra le attese. Il dato sugli ordinativi fa ben sperare anche per l’output di agosto, eppure le aspettative degli analisti tedeschi peggiorano. Il Sentiment Index calcolato dall’istituto Zew scende ad inizio settembre a quota 40.4, livello più basso dal marzo del 2020 e quarto mese consecutivo di calo. La componente aspettative scende su prospettive di crescita più lente del previsto, mentre la percezione della situazione attuale migliora.

Eurozona, PIL secondo trimestre rivisto al rialzo. L’Eurostat ha diffuso la seconda lettura del PIL Eurozona del secondo trimestre 2021. L’economia del blocco è cresciuta del 2.2% su base congiunturale, due decimi meglio della prima stima. Su base tendenziale il guadagno è stato del 14.3% contro il 13.6% della prima lettura. A trainare il PIL la componente dei consumi privati, cresciuti del 3.7% su base congiunturale. Bene anche spesa pubblica ed investimenti, mentre le esportazioni nette non hanno creato maggior ricchezza. Migliorata anche la “conta” degli occupati: +0.7% su base trimestrale contro il +0.5% della prima lettura.

Foto di Thanasis Papazacharias

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