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Gran Bretagna, ordini all’industria visti in calo a ottobre

In Gran Bretagna il sondaggio CBI mostra una tendenza al rallentamento degli ordini in ottobre; anche la fiducia delle imprese peggiora su dinamiche prezzi e mancanza lavoratori. Negli USA sussidi ai minimi da inizio pandemia. In Turchia taglio dei tassi oltre le attese da parte della banca centrale. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Gran Bretagna, ordini all’industria visti in calo a ottobre. Il CBI Industrial Trends Orders scende nel mese di ottobre ai minimi da aprile, passando da 16 punti a 9. A trascinare verso il basso l’indicatore, che rimane comunque positivo per il sesto mese consecutivo, i prezzi delle materie prime e la difficoltà di trovare lavoratori. Scende anche la componente esportazioni. La congiuntura internazionale ha effetti anche sulla fiducia delle imprese. Come segnala sempre CBI, l’ottimismo degli imprenditori inglesi è sceso in vista dell’ultimo trimestre dell’anno. La preoccupazione maggiore sembra essere legata alla mancanza di lavoratori. Ben 2 intervistati su 5 lamenta l’impossibilità di trovare profili adeguati alle richieste, si tratta della percentuale più alta dal luglio del 1974 ad oggi.

Canada, occupazione a settembre. Secondo mese di crescita per l’occupazione canadese a settembre, anche se i numeri sono sotto le attese. Il report ADP segnala 9,6 mila nuovi occupati. A crescere sono soprattutto le assunzioni nel settore delle costruzioni, mentre tra i servizi cala considerevolmente l’occupazione nel settore ricettivo e del tempo libero.

USA, Philly Fed di ottobre. L’indice dell’attività manifatturiera nell’area di Philadelphia scende a ottobre a quota 23.8, suggerendo che la ripresa sta continuando ma con ritmi più lenti. Segnali positivi da investimenti, occupazione ed ordinativi; pressioni sempre maggiori sul fronte dei prezzi. Nel complesso l’aspettativa per l’andamento dei prossimi mesi rimane orientata all’ottimismo.

USA, mercato del lavoro. Altra settimana in calo per le richieste di sussidi di disoccupazione. Quella passata ha registrato 290 mila nuove domande, 6 mila in meno rispetto a 15 giorni fa. La media a quattro settimane scende a 319 mila, mentre prosegue la discesa dei sussidi continuativi, arrivati a 2,48 milioni dai 2,60 della settimana precedente.

USA, vendite di case esistenti. Nel mese di settembre sono tornate a crescere le vendite di case esistenti negli USA. Un 7% di incremento rispetto al mese precedente che sorprende gli analisti. Ma la situazione non è cambiata rispetto ai mesi precedenti, lo stock disponibile rimane molto limitato (1.27 milioni di case, -0.8% rispetto ad agosto) ed i prezzi si mantengono elevati (+13.3% su base annua a settembre, 115° mese di rialzo consecutivo). Le aspettative di un rialzo dei tassi entro i prossimi 12 mesi dovrebbero spingere un numero maggiore di acquirenti a chiudere le compravendite in tempi brevi per evitare mutui più esosi.

Eurozona, fiducia consumatori a ottobre. La prima stima della fiducia dei consumatori dell’area Euro a ottobre segna un leggero peggioramento rispetto al mese precedente, in linea con le attese. Dal -4 di settembre si passerebbe a -4.8.

Cose turche. La banca centrale turca taglia i tassi di interesse e lo fa con una sforbiciata di 200 punti base, contro attese di 50 punti base. La decisione, molto politica, si basa sulla considerazione che l’inflazione (quasi al 20%) è legata soprattutto all’offerta ed ha un carattere transitorio. Meglio quindi – secondo la versione di Ankara – sostenere la ripresa economica con una politica monetaria più accomodante.

Foto di Janno Nivergall

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