In attesa di leggere le conclusioni della COP26 di Glasgow, continua la presentazione di ricerche sull’impatto dei cambiamenti climatici sull’umanità. Il surriscaldamento globale, se oltrepasserà i 2°C, metterà a rischio un miliardo di persone, per la stragrande maggioranza donne e bambini.
Come sta andando la COP26? E’ un fallimento o ci sono segnali positivi e concreti nella lotta al cambiamento climatico? Questione di poche ore ed avremo un quadro completo, e sopratutto una serie di documenti ufficiali, su cui poter tirare delle conclusioni. Al momento la nebbia piuttosto fitta su Glasgow è stata squarciata dal raggio di sole rappresentato dall’annunciato accordo USA-Cina sull’energia fossile. Vedremo e ne riparleremo nei prossimi giorni.
Ad oggi, se tutti gli impegni a scadenza 2030 annunciati dai governi presenti alla riunione fossero rispettati, ricorda Bloomberg Green, ci si incamminerebbe verso uno scenario climatico moderatamente ottimistico, con il surriscaldamento che potrebbe fissarsi attorno agli 1,8°C, ancora sopra il target di Parigi dell’1,5°C. Un nulla di fatto, ossia il semplice rispetto degli impegni presi a Parigi, porterebbe la temperatura globale al di sopra del 2°C a fine secolo, una situazione al limite della catastrofe.
Gli effetti dell’innalzamento della temperatura oltre i 2°C sono al centro di una ricerca effettuata dal MET Office e presentata in questi giorni a Glasgow. Secondo lo studio il raggiungimento di tale soglia di surriscaldamento globale metterebbe a rischio la vita di un miliardo di persone. Il primo ministro scozzese, Nicola Sturgeon ha ricordato, in occasione del Gender Day di martedì scorso alla COP26, che l’80% della popolazione mondiale alle prese con le minacce del surriscaldamento è composta da donne e bambini.
Lo studio del MET Office, il servizio meteorologico nazionale inglese, mette in guarda dalle potenzialità che un surriscaldamento globale può avere sulle condizioni di vita della popolazione. L’aumento della temperatura e dell’umidità si possono trasformare in un cocktail fatale. Tale rischio aumenterebbe di 15 volte nel caso in cui la temperatura media del globo aumentasse di oltre 2°C, interessando fino ad un miliardo di persone, la maggior parte delle quali vive nelle zone economicamente più arretrate del mondo, colpendo in particolare le fasce di popolazione più fragili, tra cui – come ricordava Sturgeon – donne e bambini.
Foto Illustrazione di Geralt