In Gran Bretagna l’inflazione vola sopra il 5% in novembre mettendo ulteriore pressione alla BoE. Negli USA le vendite al dettaglio crescono poco. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.
Australia, peggiora fiducia consumatori a dicembre. Nel mese di dicembre il Westpac-Melbourne Institute Index of Consumer Sentiment che misura la fiducia dei consumatori australiani è sceso di un punto percentuale rispetto a novembre. La pandemia è ancora motivo di forte preoccupazione, specie tra i consumatori degli stati più colpiti, ma a ridurre la propensione al consumo è soprattutto l’inflazione e la possibilità che aumentino i tassi di interesse. Così peggiora l’aspettativa sulla condizione economica sia a breve (12 mesi, -1.6% la componente che la misura), sia a lungo termine.
Cina, cresce la produzione industriale a novembre. Nel mese di novembre la produzione industriale cinese è cresciuta del 3.8% su base mensile, migliorando di tre decimi il risultato di ottobre e battendo le attese del mercato. Si tratta del secondo mese consecutivo con percentuali crescenti.
Cina, vendite al dettaglio non benissimo a novembre. La domanda interna cinese continua a non fornire prestazioni brillanti. Nel mese di novembre le vendite al dettaglio sono salite del 3.9% su base annua, un punto percentuale in meno rispetto al mese di ottobre e ben distanti dalle attese del mercato.
Gran Bretagna, inflazione sopra il 5% in novembre. I prezzi al consumo in Gran Bretagna continuano a salire, mettendo ancora più pressione alla banca centrale. Nel mese di novembre l’inflazione segna +5.1%, quattro decimi in più delle attese e nove in più rispetto al mese precedente. La componente core sale al 4%, tre decimi sopra le attese e sei in più del mese precedente. Su base mensile il ritmo di crescita sembra rallentare: +0.7% contro il +1.1% del mese precedente, comunque sopra le attese. Anche l’andamento dei prezzi alla produzione non lascia molti dubbi, quelli di output sono saliti dello 0.9% rispetto ad ottobre, mentre quelli delle materie prime dell’1%. La BoE sembra orientata a prendere tempo in attesa di capire gli effetti della diffusione della variante Omicron.
Canada, inflazione nel mese di novembre. L’inflazione canadese si mantiene stabile al +4.7% annuo nel mese di novembre. Su base mensile la variazione dei prezzi rallenta con un +0.2%, in linea con le attese, che è di cinque decimi inferiore rispetto al mese di ottobre.
USA, vendite al dettaglio di novembre. Dato poco incoraggiante quello delle vendite al dettaglio USA. A novembre la variazione è stata solo dello 0.3%, peggior dato da luglio scorso, cinque decimi sotto le attese del mercato. Su base annua la variazione è del 18.2%, in miglioramento dal +16.3% di ottobre.
USA, prezzi delle importazioni a novembre. Continuano a crescere i prezzi delle importazioni a novembre, ma con un ritmo un po’ più lento. Su base mensile la variazione è dello 0.7%, in linea con le attese e più che dimezzata rispetto ad ottobre. I prezzi delle importazioni di prodotti non petroliferi sale dello 0.5%, la più ampia variazione dal giugno scorso. Ancora in crescita i prezzi dell’energia, anche se con variazioni molto più contenute rispetto al mese precedente.
USA, NY Empire di dicembre. L’indice dell’attività manifatturiera nell’area di New York registra il secondo mese consecutivo sopra quota 30, a 31.9 punti, molto meglio delle attese fissate a 25. Dal sondaggio emerge una situazione confortante per l’occupazione e la propensione agli investimenti. Sul fronte dei prezzi la pressione rimane elevata, mentre i tempi di consegna continuano ad essere lunghi, anche se meno dei mesi precedenti.