Le esportazioni della Cina continuano a correre, con il volume complessivo del 2021 che sfonda i tre trilioni di dollari. Male le vendite al dettaglio negli USA a dicembre, scende anche la fiducia dei consumatori su preoccupazioni legate all’inflazione. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.
Cina, esportazioni continuano a correre. Nel mese di dicembre 2021 le esportazioni cinesi sono salite del 20.9% su base annua, battendo di quasi un punto le attese e segnando il 15° mese consecutivo con una variazione a doppia cifra. Nel complesso il 2021 si chiude con un valore totale delle esportazioni che supera i tre trilioni di dollari, con un surplus della bilancia commerciale che sfonda i 600 miliardi di dollari, nuovo record storico.
Gran Bretagna, crescita a novembre meglio delle attese. A novembre l’economia britannica ha continuato a crescere, registrando il quarto mese consecutivo con il segno più per quel che riguarda la variazione del PIL. Rispetto al mese di ottobre la variazione è stata dello 0.9%, sette decimi meglio del mese precedente e cinque in più delle attese. Grazie a questo risultato il PIL britannico torna sopra i livelli pre-crisi (+0.7%). Bene la produzione industriale: a novembre ha fatto segnare un +1% su base mensile, guidata dalla manifattura (+1.1%). Si tratta della prima variazione positiva dall’agosto scorso.
USA, vendite al dettaglio di dicembre. Le vendite al dettaglio nel mese di dicembre sono scese dell’1.9% rispetto al mese precedente, registrando il peggior dato dal febbraio del 2021. Doppia la spiegazione del dato: gran parte dello shopping natalizio è stato anticipato per paura di trovare gli scaffali vuoti; itimori sulla nuova variante del covid ed i prezzi in netta salita hanno fatto il resto. Interessante notare che tra i settori che hanno registrato le flessioni più pensanti spicca quello delle vendite non-stores (incluso l’ecommerce): -8.7%. Su base annua le vendite al dettaglio sono aumentate del 16.9%, mostrando nel complesso una buona ripresa della domanda.
USA produzione industriale di dicembre. Nel mese di dicembre la produzione industriale statunitense è calata dello 0.1% su base mensile, primo segno meno da settembre scorso, ben al di sotto delle attese (+0.2%). La produzione manifatturiera è scesa dello 0.3% mensile contro il +0.5% del mese precedente.
USA, indice fiducia Michigan a gennaio. Cala la fiducia dei consumatori statunitensi. Il dato preliminare dell’indice elaborato dall’università del Michigan scende a 68.8 dal 70 di dicembre. Si tratta della seconda peggior rilevazione degli ultimi dieci anni. Per 3/4 degli intervistati l’inflazione è il più grande pericolo per la crescita economica degli USA. Le aspettative di inflazione a breve salgono al 4.9% (un decimo oltre il dato di dicembre), ma salgono oltre il 3% anche quelle a lungo termine. Se l’inflazione mina le aspettative sui prossimi mesi, il presente è ancora ostaggio della pandemia: il sottoindice che misura la percezione della situazione attuale scende ai minini dal 2011.
Germania, fine 2021 in contrazione per il PIL tedesco. La Germania dovrebbe chiudere il 2021 con una crescita economica del 2.7%, un dato che significa contrazione nell’ultimo trimestre dell’anno con un frenata tra lo 0.5% e l’1%. I dati diffusi oggi dall’istituto di statistica tedesca confermano le forti difficoltà dell’economia tedesca, attardata rispetto alle altre grandi del continente.
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