In Gran Bretagna l’inflazione si è confermata al rialzo anche nel mese di dicembre scorso. Il dato annuo ha toccato il massimo a trent’anni, mentre sul fronte dei prezzi alla produzione si registra una prima timida frenata. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.
Gran Bretagna, inflazione ancora in rialzo a dicembre scorso. Nello scorso mese di dicembre l’inflazione in Gran Bretagna ha toccato quota +5.4% su base annua, tre decimi in più rispetto a novembre e due in più rispetto alle attese. Si tratta del livello più alto dal marzo del 1992. Il dato core, dedotte le componenti più variabili, ha toccato il +4.2%, il dato più alto dal 1997, tre decimi oltre le attese del mercato. Su base mensile l’avanzata dei prezzi è stata di mezzo punto percentuale, in leggero rallentamento rispetto al mese di novembre, secondo mese in calo consecutivo e variazione più bassa da settembre scorso. Dinamica simile anche per i prezzi alla produzione. Quelli di output sono saliti dello 0.3% su base mensile, tre decimi in meno delle attese ed al livello più basso dall’ottobre del 2020. Su base annua la variazione dell’indice PPI output è scesa al +9.3%, un decimo in meno di novembre, primo rallentamento dal maggio del 2020.
Australia, leggero calo fiducia consumatori a gennaio. Nel mese di gennaio la fiducia dei consumatori australiani frena leggermente e segna un -2% rispetto a dicembre. A preoccupare non è tanto la nuova variante Omicron ma le prospettive di crescita economica del paese sia nel breve che nel medio termine. Anche la corsa al rialzo dei prezzi dell’immobile viene giudicata prossima alle battute finali. Rimane positiva, invece, la valutazione sulle proprie finanze.
Eurozona, produzione settore costruzioni frena. La produzione del settore costruzioni è cresciuta nel mese di novembre scorso solo dello 0.5% su base annua, il peggior risultato da agosto scorso. Su base mesile il calo è stato dello 0.2%. Pesante il dato spagnolo (-5.2% annuo) ma anche quello francese (-3% ma in miglioramento rispetto a novembre) e tedesco (-1.3% da -1% di novembre).
Canada, inflazione a dicembre. Nel mese di dicembre l’inflazione canadese è salita al 4.8%, in linea con le attese. Su base mensile si è registrata una flessione dei prezzi dello 0,1%, primo segno meno dal dicembre del 2020. Accelera però il dato core che dal +3.6% passa al +4% annuo, tre decimi oltre le attese e ben al di sopra del target della banca centrale. Togliendo le variazioni più ampie si ottiene un dato medio del 3.7%, in crescita rispetto a novembre e due decimi oltre le attese.
USA, nuovi cantieri residenziali a dicembre. Mese di dicembre migliore del previsto per i nuovi cantieri residenziali statunitensi. Il loro numero è cresciuto dell’1.4% rispetto a novembre, contro attese di una flessione del 2%. Impennata delle licenze edilizie rilasciate: a dicembre è +9.1% contro il +0.4% attese, più del doppio della variazione registrata in novembre. Nei prossimi mesi, quindi, è facile prevedere ancora un rialzo per quel che riguarda le nuove costruzioni negli USA.
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