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USA, inflazione continua a correre

L’inflazione negli USA continua a correre. Nel mese di gennaio tocca il massimo da inizio 1982, a quota 7.5%; dato core al 6%. A questo punto i mercati finanziari si attendono un rialzo di 50 punti base dei tassi di interesse da parte della FED nella riunione di marzo. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Banche centrali, tassi invariati per India e Indonesia. La banca centrale indiana lascia invariati i tassi di interesse al 4% come da attese. Per la RBI confermata la politica accomodante, con l’inflazione che per il momento si mantiene nei target e che è vista per l’anno fiscale che si chiude nel 2022 al 5.3%. Tassi fermi anche in Indonesia dove il riferimento rimane al minimo storico del 3.5%. Anche qui l’istituto centrale mantiene una posizione espansiva per aiutare l’economia in uscita dalla pandemia. L’inflazione, per il momento, non sembra dare problemi, stazionando nella parte bassa del target (2%).

Cina, crescono i prestiti a famiglie ed imprese. Nel mese di gennaio le banche cinesi hanno erogato 3.98 trilioni di yuan in nuovi prestiti a famiglie ed imprese. Si tratta di un valore record, il triplo di quanto registrato nel mese di dicembre e superiore anche a quanto erogato nel mese di gennaio del 2021 (il primo mese dell’anno presenta sempre numeri molto elevati). Cresce complessivamente la liquidità immessa nel sistema. La massa monetaria M2 è cresciuta di quasi il 10% su base annua, mentre il social financing complessivo supera i 6 trilioni di yuan.

USA, mercato del lavoro. Terza settimana di dati in calo per i sussidi di disoccupazione. La settimana scorsa le nuove richieste sono state 223mila, minimo a 5 settimane. Stabile il dato a 4 settimane, fermo attorno a quota 230 mila. Continuano a scendere anche i sussidi continuativi, la settimana scorsa si sono fermati a 1.621 milioni.

USA, inflazione continua a correre. Nel mese di gennaio l’inflazione statunitense tocca quota 7.5%, massimo dal febbraio del 1982. A volare è anche il dato core che raggiunge quota 6%. Su base mensile la variazione è stata dello 0.6%, identica a quella registrata nel mese precedente. Sul dato pesa ancora molto la componente energetica, ma anche l’aggiustamento stagionale del paniere, con maggior peso ad alcune voci che negli ultimi mesi hanno corso molto. La sostanza comunque non cambia e la FED, a questo punto in netta rincorsa, potrebbe scegliere di rialzare già a marzo di mezzo punto i tassi di interesse, con il mercato che ipotizza un balzo di un punto percentuale entro luglio.

Foto di foto-rabe

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