Nel mese di aprile è continuato il calo dell’economic sentiment index nell’Eurozona. Debolezza economia cinese si riflette su dati esportazioni sudcoreane. Negli USA manifattura al 23° mese consecutivo di espansione. Questo ed altro nella prima K Briefing della settimana.
Cina, peggiora quadro macroeconomico ad aprile. I sondaggi PMI di aprile confermano la fase di contrazione attraversata dall’economia cinese, frutto avvelenato della politica di covid-zero e dei conseguenti lockdown in molte aree produttive del paese. Sia il dato elaborato da NBS, sia quello di S&P Global mostrano un settore manifatturiero ampiamento sotto quota 50 (46 per il Caixin). Il PMI general di NBS mostra un settore privato a quota 42.7, peggior dato dal febbraio del 2020 complice un crollo verticale del settore servizi (41.9 da 48.4).
Corea del sud, rallentano esportazioni su effetto Cina e guerra. Le esportazioni sudcoreane sono cresciute ad aprile del 12.6% su base annua, due punti abbondanti sotto le attese ed a ritmo più lento rispetto al mese di marzo. Si tratta della minor variazione annua dal febbraio del 2021. Le cause sono principalmente due: i lockdown in Cina (esportazioni scendono del 3.4% verso Pechino); guerra in Ucraina con una flessione significativa delle esportazioni verso Russia e CSI. Ancora forte la domanda statunitense con un +26.4% annuo, più del triplo della crescita dell’export verso l’Europa.
Germania, vendite al dettaglio in calo a marzo. Nello scorso mese di marzo le vendite al dettaglio in Germania sono scese dello 0.1%, contro attese di crescita dello 0.3% rispetto a febbraio. In diminuzione gli acquisti di beni non alimentari, con i carburanti giù dell’11% in un mese. Anche su base annua compare il segno meno, il primo dall’ottobre del 2021: -2.7% contro il +6.7% di febbraio.
Eurozona, economic sentiment ancora in calo ad aprile. L’indice sulla fiducia degli operatori economici dell’Eurozona scende per il secondo mese consecutivo e ad aprile tocca quota 105, peggior lettura dal marzo del 2021. Non si salva nessun settore, la fiducia peggiora nell’industria, nel commercio, nelle costruzioni e tra i consumatori. Una nota positiva riguarda l’aspettativa di inflazione che passa da 62.9 a 50, segnalando una sorta di stabilizzazione del dato (da ricordare che la percentuale di imprese che vedono prezzi di vendita in salita nei prossimi mesi è aumentata rispetto a marzo).
Sondaggi PMI aprile, dato finale conferma stima flash. I dati finali dei sondaggi PMI di aprile confermano le valutazioni fatte per la stima flash. Leggero miglioramento per la manifattura dell’Eurozona (55.5 dal 55.3 della stima flash, con letture in peggioramento per Spagna e Italia). Miglioramento frazionale anche per la manifattura di Australia e Giappone (entrambe in zona espansione).
USA, ISM manifatturiero ad aprile. Secondo mese di calo consecutivo per il sondaggio PMI manifatturiero curato dall’istituto ISM. Ad aprile è 55.4 dal 57.1 del mese precedente, sotto le attese ed al livello più basso dal luglio del 2020. In flessione le componenti collegate a ordini e produzione (minimi da maggio 2020 su nuove grane supply chain), migliora quella relativa ai prezzi (in calo di tre punti circa rispetto a marzo). Peggioramento per la componente occupazione. In generale rimane solida la fase di espansione del manifatturiero statunitense: 23° mese consecutivo in zona espansione; 5 dei 6 grandi settori industriali hanno registrato una crescita robusta in aprile.
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