In UK l’inflazione arriva in aprile a quota 9%, mentre qualche segno di (timido) rallentamento arriva dei prezzi alla produzione. Negli USA tassi dei mutui e prezzi dei materiali zavorrano il dato suo nuovi cantieri residenziali. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.
Giappone, PIL in calo nel primo trimestre 2022. Nel primo trimestre dell’anno il PIL giapponese è tornato a scendere: -0.2% su base congiunturale, due decimi meglio delle attese. Contributo negativo dai consumi privati e dagli investimenti pubblici. Male anche le esportazioni nette, mentre crescono investimenti privati (secondo segno più consecutivo) e spesa pubblica. Nel mese di marzo la produzione industriale ha continuato a crescere, registrando un +0.3%. Il rallentamento è visibile sul tendenziale, qui l’output frena: -1.7% contro il +0.5% di febbraio.
UK, l’inflazione tocca il 9%. Continua il rialzo dell’inflazione inglese. Nel mese di aprile l’indice CPI ha fatto registrare una variazione annua del 9%, massimo dal 1982, due punti in più rispetto al mese precedente ma un decimo sotto le attese del mercato. Continua ad aumentare il costo di bollette, con elettricità, gas e carburanti che registrano rialzi annui prossimi o superiori al 100%. Su base mensile la variazione è stata del 2.5%, massimo dall’aprile del 1991, un decimo in meno delle attese. L’inflazione core sale sopra il 6% (6.2% contro il 5.7% del mese precedente, in linea con le attese), quella dei prezzi retail all’11% annuo. Il picco sembra ancora non essere stato toccato, la BoE lo stima attorno al 10%. Vedremo. I prezzi alla produzione sembrano rallentare la loro corsa, ma è ancora il segno più a emergere: +1.6% il core PPI output mensile; più marcata la frenata dei prezzi alla produzione relativi ai beni di input (+1.1% contro +4.6% del mese precedente). Nel frattempo è lecito attendersi altre decisioni sul fronte dei tassi.
Ancora sull’inflazione: stabile in Sud Africa, rivista al ribasso nell’Eurozona. Nel mese di aprile l’inflazione in Sud Africa rimane stabile al 5.9%, in linea con le attese. Il dato core, però, accelera guadagnando un decimo rispetto al mese precedente. Nell’Eurozona il dato finale di aprile è stato rivisto al ribasso di un decimo, dal 7.5% al 7.4%, quindi invariato rispetto al mese precedente. Confermato il +0.6% su base mensile ed il dato core al 3.5%.
USA, nuovi cantieri nel mese di aprile. Secondo mese di calo consecutivo per i nuovi cantieri residenziali USA. Ad aprile la variazione è stata del -0.2%, peggio di quanto atteso dal mercato. Peggior risultato dal settembre 2021 anche per i permessi di costruzione. Ad aprile -3.2%. Inflazione dei materiali di costruzione e tassi dei mutui sui massimi da un decennio cominciano a pesare sulla dinamica del comparto immobiliare.
Canada, inflazione nel mese di aprile. Nel mese di aprile il ritmo di crescita dell’inflazione canadese è rallentato. L’indice CPI ha registrato una variazione annua del 6.8%, un decimo in più rispetto al mese precedente, e dello 0.6% su base mensile (dall’1.4% del mese precedente). Continuano a pesare i rincari dei generi alimentari, dei fertilizzanti e della componente energia, tutte conseguenze dirette della crisi ucraina. L’inflazione core stazione al 5.7%, due decimi in più rispetto a marzo e tre più delle attese. Anche il dato trimmed, tolte le oscillazioni più marcate, raggiunge la soglia del 5%. Ora la parola passa alla banca centrale.
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