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Inflazione, Eurozona supera quota 8% (e la BCE si prepara al rialzo)

Nel mese di maggio l’inflazione nell’Eurozona è attesa sopra all’8%, ulteriore segnale per la BCE che si prepara al rialzo dei tassi nel mese di luglio. Questo e molto altro nella K Briefing di oggi.

Giappone e Corea del Sud, frenata produzione industriale ad aprile. Segni meno per la produzione industriale di aprile in Giappone e Corea del Sud. Su base mensile l’output è sceso dell’1.3% in Giappone, contro attese di -0.2% ed in controtendenza rispetto al mese di marzo (+0.3%). Si tratta del primo segno meno del 2022, causato in larga parte dal crollo della produzione del settore elettronica (-6.6%). In Corea del Sud aprile si è chiuso con una produzione industriale in calo del 3.3% su base mensile, peggior risultato dal marzo del 2020, primo segno meno dopo sette mesi consecutivi di crescita. Sono gli effetti della combinazione di nuovi focolai covid e aumento prezzi delle materie prime.

Cina, nel settore privato rallenta la fase di contrazione. I sondaggi PMI di maggio curati dall’istituto di statistica cinese mostrano un settore privato ancora in difficoltà, ma con primi segnali di miglioramento. In queste settimane le misure di contenimento anti-covid cominciano ad essere alleggerite e la macchina della supply chain riprende a funzionare. Il sondaggio registra a maggio un 48.4 nella versione composite, in netta ripresa dal 42.7 di aprile. Migliorano sia la manifattura che i servizi, anche se entrambe rimangono sotto la quota dei 50 punti.

Inflazione, Eurozona supera quota 8% (e la BCE si prepara al rialzo). Picco ancora lontano per l’inflazione nell’Eurozona. Nel mese di maggio l’indice dei prezzi dovrebbe registrare una variazione annua dell’8.1%, nuovo record storico. Il dato è superiore alle attese del mercato (+7.7%) e ben sette decimi oltre il rilevamento di aprile. Su base mensile la variazione è stata dello 0.8%, in riaccelerazione rispetto al mese precedente (+0.6%). Il dato core tocca il 3.8%, sopra le attese e la rilevazione di aprile (3.5%); ma soprattutto siamo molto oltre quell’intorno al 2% che è il target della BCE. A questo punto rimangono pochi dubbi su un primo rialzo di 25 punti base già a luglio e di un possibile secondo ritocco a settembre. A livello nazionale, detto nei giorni scorsi di Germania e Spagna, arrivano valori in aumento anche da Francia (+5.6%, massimo dal 1985) e dall’Italia (+6.9%, massimo dal 1986).

India, PIL primo trimestre 2022 sopra le attese. Nel primo trimestre del 2022 l’India è cresciuta del 4.1% su base tendenziale, sesto trimestre consecutivo di crescita e risultato sopra le attese del mercato (+4%). Contributi positivi dal settore agricolo, dall’estrattivo e dalle costruzioni; lieve flessione per la manifattura.

Canada, PIL nel primo trimestre 2022, segnali di rallentamento. Nel primo trimestre del 2022 l’economia canadese è cresciuta del 3.1% annualizzato, terzo trimestre consecutivo di crescita ma anche il peggior risultato dal terzo trimestre del 2021. Il rallentamento si nota ancora di più dalle serie mensili. Nel mese di marzo la crescita è stata dello 0.7%, tre decimi meno di febbraio. Il dato preliminare di aprile parla di una crescita dello 0.2%.

USA, indice prezzi abitazioni a marzo ancora record. Quinto mese di rialzo consecutivo per l’indice dei prezzi delle abitazioni USA. A marzo il Case Shiller ha guadagnato il 3.1% rispetto al mese precedente; +21.2% su base annua, nuovo record storico. I prossimi dati (aprile e maggio) dovrebbero però iniziare a segnalare un raffreddamento dei prezzi, conseguenza delle manovre FED sui tassi.

USA, indicazioni miste dai sondaggi PMI Dallas e Chicago. Segnali misti dai sondaggi PMI di maggio delle aree di Chicago e Dallas. Il PMI Chicago torna a crescere e vola oltre i 60 punti, battendo le attese del mercato. Brusca frenata per l’attività manifatturiera nell’area di Dallas: il PMI scende ai minimi dal maggio del 2020 e torna negativo scivolando a quota -7.3, trascinato al ribasso dalle componenti ordini e produzione.

USA, fiducia consumatori in maggio scende su inflazione e FED. Il sondaggio sulla fiducia dei consumatori elaborato da CB scende nel mese di maggio a quota 106.4 dal 108.6 di aprile. Peggiorano sia la componente aspettative, sia quella relativa alla percezione della situazione attuale. A preoccupare sono l’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse, elementi che raffreddano sensibilmente la propensione all’acquisto di beni durevoli dei consumatori statunitensi.

Foto di nikon89

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