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India, banca centrale alza ancora i tassi

Ancora un rialzo dei tassi, questa volta tocca all’India che dopo l’aumento a sorpresa in maggio procede ad un’altra stretta anti-inflazione. In Germania produzione industriale debole ad aprile, in UK segnali di raffreddamento dal settore immobiliare. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.

India, banca centrale alza ancora i tassi. Dopo la mossa a sorpresa di maggio, arriva il secondo intervento sui tassi da parte della banca centrale indiana. Il riferimento sale di 50 punti base, 10 in più delle attese, al 4.9%. La spiegazione sta nei numeri dell’inflazione indiana. La stima per il periodo 2022-2023 è stata portata al 6.7%, un punto in più rispetto alla precedente valutazione, mentre il dato di aprile si è collocato al 7.79% ai massimi dal 2014.

Germania, produzione industriale in leggero rialzo ad aprile. Nello scorso mese di aprile la produzione industriale tedesca ha registrato una variazione mensile dello 0.7%, tre decimi meno delle attese ma in controtendenza rispetto al pesante -3.7% di marzo. Su base annua la variazione di output rimane in territorio negativo per il secondo mese consecutivo: -2.15% rispetto ad aprile 2021.

Gran Bretagna, rallenta crescita prezzi immobiliare. Per il secondo mese consecutivo la crescita dei prezzi delle abitazioni in Gran Bretagna registra un rallentamento. L’indice curato da Halifax segna a maggio un +1% su base mensile, due decimi in meno rispetto ad aprile. Su base annua la serie di dati in calo tocca quota tre: +10.5% contro il +10.8% di aprile.

Eurozona, terza lettura migliora crescita primo trimestre 2022. La terza lettura migliora il dato sulla crescita dell’Eurozona nel primo trimestre dell’anno. IL PIL è salito dello 0.6% su base congiunturale, tre decimi meglio rispetto alla lettura precedente. A migliorare sono soprattutto le voci relative alle esportazioni nette ed al valore delle scorte. Male, e non è una buona notizia, sia i consumi (-0.7%), sia gli investimenti privati.

USA, continuano a scendere le richieste di mutui. Ancora una settimana con il segno meno per le richieste di mutui negli USA. Al 3 di giugno la variazione è stata del -6.5%, dopo il -2.3% della settimana precedente. L’MBA Market Composite Index scende del 6.5% e tocca i minimi da 22 anni a questa parte. A ridurre la domanda di mutui sono i tassi più elevati (5.4% settimana scorsa sui trentennali), i prezzi delle abitazioni e la scarsità di offerta.

Foto di motionstock

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