Per l’inflazione in Germania arriva un timido segnale di rallentamento nel mese di giugno. Su base mensile il dato armonizzato registra la prima flessione dal novembre del 2020. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.
Giappone, vendite al dettaglio di maggio meglio delle attese. Terzo mese di crescita consecutivo per le vendite al dettaglio in Giappone. Nel mese di maggio la variazione annua è stata del 3.6%, tre decimi meglio delle attese, miglior risultato dal maggio del 2021. Ancora male il mercato auto con le vendite che scendono per il nono mese consecutivo ed una variazione rispetto al maggio dell’anno scorso del -10.1%. Su base mensile l’incremento è stato dello 0.6%, terzo mese consecutivo con il segno più. Sul futuro delle vendite al dettaglio pesa però il calo di fiducia dei consumatori. A giugno l’indice è sceso a 32.1, minimo da un anno e mezzo, con tutte le componenti in peggioramento.
Australia, a maggio vendite al dettaglio ancora in crescita. I dati preliminari indicano un altro mese di crescita per le vendite al dettaglio australiane in maggio, si tratta del quinto rilevamento consecutivo con il segno più. La variazione su base mensile è dello 0.9%, cinque decimi meglio delle attese.
Eurozona, Economic Sentiment di giugno. L’indice di fiducia degli operatori economici dell’Eurozona chiude giugno a quota 104, un punto in meno del mese precedente. A calare è soprattutto la fiducia dei consumatori, mentre regge il morale dell’industria. Sul fronte dei prezzi letture in calo sia per le imprese che per le aspettative di inflazione dei consumatori.
Germania, timido segnale di rallentamento per l’inflazione nel mese di giugno. Segnali di rallentamento della corsa dei prezzi in Germania? Ancora presto per dirlo. A giugno la stima preliminare dice che la variazione mensile è stata dello 0.1%, otto decimi in meno del mese precedente e due in meno delle stime. Il dato armonizzato registra addirittura il primo segno meno (-0.1%) dal novembre del 2020. Su base annua l’inflazione rimane sopra il 7% ma tre decimi più bassa rispetto a maggio (7.6% da 7.9%). Ad un leggero rallentamento dei prezzi dell’energia (su base annua sono tre decimi in meno rispetto a maggio), si contrappone un nuovo aumento di quelli dei generi alimentari (+12.7% contro il +11.1% di maggio, sempre su base annua).
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