Una vera e propria ondata di rialzi dei tassi quella vista in questi giorni. Dopo la FED, passando per Svizzera, Norvegia, Svezia, Indonesia e molte altre, si arriva alla decisione della Bank of England. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.
Giappone, banca centrale rimane accomodante. Nessuna novità dalla banca centrale giapponese nella riunione di settembre. Il riferimento rimane invariato al -0.1% nonostante la pesante debolezza dello yen (oggi primo intervento di sostegno sul mercato forex dal 1998 per la banca centrale). Sul fronte economico, avverte il board, le pressioni derivanti dai prezzi delle materie prime rappresentano un rischio per la crescita, mentre l’inflazione dovrebbe navigare nei prossimi mesi al di sotto dei 3 punti percentuali.
Norvegia, nuovo aumento dei tassi. Ma le cose potrebbero cambiare a breve. Decisione rialzista anche per la banca centrale norvegese, anche se in questo caso arrivano dichiarazioni dal board che sanno di novità. Il riferimento è stato alzato al 2.25% con un ritocco di 50 punti base, come atteso dai mercati. Le prospettive sono per un ulteriore aumento fino al 3% per poi arrivare ad una pausa, questo perchè – sostiene il board – gli effetti della stretta monetaria cominciano a vedersi sull’economia norvegese.
Gran Bretagna, altro rialzo dei tassi per la banca centrale. Come da attese dei mercati la banca centrale inglese ha alzato i tassi di interesse di 50 punti base, portando il riferimento al 2.25%, il livello più alto dal 2008. Con un voto unanime il board ha anche deciso un’ulteriore riduzione degli acquisti di titoli di stato britannici pari a 80 miliardi di sterline per i prossimi 12 mesi. Sul fronte macro rivista al ribasso la stima sull’inflazione (anche alla luce del piano “taglia bollette” del governo Truss), con un picco al 10% nel mese di ottobre. Infine prevista recessione tecnica per l’economia britannica, con il terzo e quarto trimestre del 2022 visti con il segno meno sul fronte della crescita.
Sud Africa, banca centrale vara super rialzo dei tassi. A chiudere questa ondata di rialzi dei tassi per le banche centrali arriva la decisione dell’istituto centrale sudafricano: un rialzo di 75 punti base che porta il riferimento al 6.25%, sesto rialzo consecutivo. La mossa era ampiamente attesa dai mercati.
USA, mercato del lavoro. Ancora una settimana con numeri stabili per i sussidi di disoccupazione negli USA. Settimana scorsa le nuove richieste sono state 213 mila, 5 mila in meno delle attese. La media a 4 settimane si mantiene attorno alle 216 mila unità, mentre i sussidi continuativi scendono nuovamente sotto la soglia degli 1,4 milioni.
Eurozona, fiducia consumatori nel mese di settembre. Nel mese di settembre la fiducia dei consumatori dell’Eurozona tocca il nuovo minimo storico a quota -28.8, tre punti peggio delle attese. Si tratta della settima lettura consecutiva al di sotto della media di lungo periodo (-10), con i consumatori condizionati dalla sospensione delle forniture di gas russo e dalle mosse restrittive della BCE.
Foto di Julita