L’inflazione in Turchia continua a galoppare, e nel mese di settembre si registra una riaccelerazione su base mensile, mentre dal sondaggio PMI vengono segnali negativi sul fronte occupazione. Questo ed altro nella prima K Briefing della settimana.
Sondaggi PMI manifattura, lettura finale di settembre registra ulteriore peggioramento. Nella lettura finale di settembre del PMI manifattura non si registrano miglioramenti, anzi il dato preliminare è stato rivisto al ribasso per le principali economie mondiali. Così il PMI manifattura Australia passa dal 53.9 preliminare al 53.5 finale, peggior dato dall’agosto del 2021, in particolare per una flessione sul fronte dell’occupazione e della fiducia degli operatori. Nell’Eurozona viene confermata la fase di contrazione, con l’indice che per l’area passa dal 48.5 al 48.4; riviste al ribasso le letture di Francia e Germania, mentre guadagnano qualche decimo Italia e Spagna; nessuno comunque supera l’asticella dei 50 punti. Ridotto di un decimo anche il dato inglese che segnala il peggior risultato dal maggio del 2020 per quel che riguarda le attività collegate alle esportazioni.
Sud Africa, a settembre manifattura torna in zona contrazione. Nel mese di settembre il sondaggio PMI redatto dal BER segnala il ritorno in zona contrazione per la manifattura sudafricana, colpita dalla scarsità di energia (dovuta in larga parte all’ondata di siccità sperimentata dal paese) e dalla riduzione sensibile dei nuovi ordini. Peggiora anche la fiducia degli operatori che mostrano preoccupazione per l’andamento della congiuntura globale.
Turchia, inflazione continua a galoppare nel mese di settembre. Nel mese di settembre i prezzi al consumo in Turchia sono saliti di oltre tre punti percentuali, riaccelerando rispetto al mese precedente. Su base annua il tasso di inflazione si mantiene su livelli superiori all’80%, toccando i massimi dal luglio del 1998 (83.5%, anche se sotto le attese del mercato). A livello di tassi reali, quelli turchi sono al momento i più bassi al mondo (ovviamente sotto zero). Continuano ad aumentare anche i prezzi alla produzione: nel mese di settembre la variazione mensile ha sfiorato il 5%, sopra le attese ed in netta accelerazione rispetto al mese precedente. Il sondaggio PMI getta altre ombre sull’economia turca, confermando per il settimo mese consecutivo la zona contrazione e registrando il primo calo della componente occupazione dal giugno del 2020.
USA, ISM manifatturiero per il mese di settembre. Il sondaggio condotto dall’istituto ISM registra un calo inatteso nel mese di settembre per quel che riguarda il settore manifattura. L’indice scende a 50.9, il livello più basso dai momenti bui del 2020; quasi due punti in meno delle attese. Pur rimanendo in zona espansione (28° mese consecutivo), il comparto manifatturiero statunitense registra un marcato rallentamento. In calo la componente relativa ai nuovi ordini e quella che monitora la situazione occupazionale. Ancora stabili gli indicatori di produzione, mentre sul fronte dei prezzi continua a scendere la pressione dei costi sulle aziende.
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