I dati sulla crescita economica nei paesi con un sistema politico autocratico o dittatoriale sembrano sopravvalutati rispetto a quelli nei quali è presente la democrazia; e la prova arriva dalla luminosità notturna delle città vista dai satelliti.
Che vi sia una forte correlazione tra i concetti di dittatura e di bugia è qualcosa che ogni animo democratico tende istintivamente a riconoscere, ma spesso servono anche i freddi numeri per superare qualche residua resistenza. Una domanda che spesso ci si pone è, ad esempio, se paesi nei quali è presente un sistema politico dittatoriale o autocratico abbiano la crescita economica sbandierata nei dati ufficiali o se, sotto sotto, persino i numeri statistici finiscano nel calderone della propaganda.
Attorno a questo quesito ruota il lavoro di Luis Martinez dal titolo “How Much Should We Trust the Dictator’s GDP Growth Estimates?“, pubblicato lo scorso luglio come working paper dall’università di Chicago. Il punto di partenza dello studio di Martinez è quello di trovare una variabile in grado di dare un’approssimazione, la più realistica possibile, della crescita economica di un paese. Come? Incrociando i dati sulla luminosità notturna delle città vista dai satelliti (NTL) con quelli del PIL ed infine filtrandoli con i report di Freedom House sui sistemi politici presenti nei vari paesi.
Perchè utilizzare i dati sulla luminosità delle città di notte? Statisticamente questi valori sono positivamente correlati con la crescita economica di un paese e, cosa non secondaria, sono difficilmente manipolabili. Se così stanno le cose, ed ammettendo che le stime sul PIL dei paesi democratici siano accurate, allora confrontando numeri ufficiali sulla crescita e illuminazione notturna delle città si può avere un quadro interessante sulla credibilità delle cifre rispetto al sistema politico adottato da un paese.
Martinez ha confrontato i dati di 184 paesi, dal 2013 al 2020, scoprendo cose molto interessanti. Un pari aumento della luminosità notturna si traduce in un incremento della crescita del PIL maggiore nei paesi autocratici rispetto a quelli democratici. Mettendola in percentuali, lo studio mostra come le stime di crescita sarebbero del 35% superiori rispetto a quanto deducibile dai dati sulla luminosità notturna. Un rapporto che non può essere spiegato dal differente tessuto economico o dalla distribuzione del reddito, ma che sembra piuttosto il frutto di manipolazioni sui dati diffusi.
Nel suo paper Martinez descrive comportamenti curiosi di alcune variabili del PIL. Ad essere più esposte a correzione, diciamo così, sono la spesa e gli investimenti pubblici. Il gap sospetto tra crescita dell’NTL e crescita del PIL si amplia maggiormente quando il divario economico con gli alti paesi aumenta, e presenta una certa correlazione con il grado di autoritarismo raggiunto dal sistema politico.
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