Segni di cedimento dal mercato del lavoro in Gran Bretagna. Nel trimestre chiuso a luglio sono stati persi 109mila posti di lavoro. In calo le offerte, mentre aumenta ai massimi da oltre 50 anni il numero di inattivi (e molti per problemi di salute). Questo ed altro nella K Briefing di oggi.
Australia, fiducia consumatori ancora debole… Nel mese di ottobre l’indice di fiducia dei consumatori australiani è sceso di quasi un punto percentuale rispetto al mese precedente, a quota 83.7, rimanendo sui minimi storici della serie ed ampiamente sotto lo spartiacque tra ottimismo e pessimismo dei 100 punti. La lettura negativa è diretta conseguenza dell’impatto che inflazione e rialzo dei tassi di interesse stanno avendo sulle aspettative dei consumatori.
… e la storia non cambia per le imprese. Sempre in giornata è stato diffuso anche l’indice di fiducia delle imprese elaborato dalla NAB. Anche in questo siamo di fronte ad una lettura in peggioramento. Nel mese di settembre l’indice è sceso a quota 5 punti dai 10 del mese precedente, il livello più basso da giugno, con le imprese che si dicono preoccupate dalla congiuntura internazionale e dal rialzo dei tassi di interesse.
Gran Bretagna, vendite al dettaglio di settembre ancora a volumi ridotti. Secono la stima del British Retail Consortium, le vendite al dettaglio nel mese di settembre dovrebbero essere salite dell’1.8% rispetto a 12 mesi prima, un rialzo nel valore dovuto all’effetto inflazione. I volumi, infatti, si mantengono molto bassi rispetto alle medie stagionali.
Gran Bretagna, segni di cedimento dal mercato del lavoro. Nel trimestre chiuso a luglio scorso l’economia britannica ha ridotto il numero di occupati di 109 mila unità, il peggior risultato dal gennaio del 2021. Nel mese di agosto, però, il tasso di disoccupazione è sceso di un altro decimo al 3.5%, un problema in più sul fronte inflazione. Cresce dello 0.6% la percentuale di inattivi che tocca quota 21.7%, il dato più alto dal 1971. Ed in questa larga fetta di inattivi una percentuale considerevole è composta da persone con problemi di salute e da giovani. Altro elemento per valutare lo stato di salute dell’economia inglese arriva dalle offerte di lavoro che nel mese di luglio sono scese a 1,24 milioni, il dato più basso dall’agosto del 2020. Il rapporto tra disoccupati ed offerte di lavoro scende allo 0.9, minimo record. Infine, nel mese di settembre, sono aumentate di 25 mila unità le richieste di sussidio di disoccupazione, secondo mese consecutivo di crescita dopo una lunga serie di segni meno.
Brasile, ancora un mese in frenata per l’inflazione. Per il terzo mese consecutivo il Brasile registra un segno meno sul fronte dell’inflazione, seppur su base mensile. A settembre, infatti, la variazione dei prezzi al consumo è stata del -0.29% rispetto ad agosto. Su base annua i numeri rimangono sostenuti: +7.17%, in linea con le attese ed al minimo dall’aprile del 2021.
USA, IBD/TIPP Economic Optimism Index peggiora in ottobre. L’indice di fiducia elaborato da IBD/TIPP scende nel mese di ottobre a quota 41.6, rimanendo per il 14° mese consecutivo in zona “pessimismo”. Tra i dati più interessanti c’è sicuramente quello relativo alla percentuale di cittadini statunitensi che ritengono l’economia già in recessione: 61% contro il 59% precedente. Ben il 90% degli intervistati si dice preoccupato per l’andamento dell’inflazione nei prossimi 12 mesi, mentre aumenta sensibilmente la percentuale di chi teme un peggioramento per le proprie finanze e per il lavoro.
USA, aspettative di inflazione nel mese di settembre. Nel mese di settembre le aspettative di inflazione dei consumatori statunitensi hanno continuato a scendere. Secondo i dati della Fed di New York l’inflazione attesa a 12 mesi è al 5.4%, tre decimi meno di agosto, minimo da inizio anno. L’inflazione di medio termine aumenta, invece, di un decimo al 2.9%. Nel sondaggio spicca anche il tasso di crescita dei consumi che a settembre si ferma al 6%, quasi due punti meno di agosto, un calo che non si vedeva di queste dimensioni dal giugno del 2013.
Foto di Dave Francis