Nel mese di ottobre il mercato del lavoro USA fa meglio delle attese ma alcuni segnali potrebbero indicare un inizio di raffreddamento. In Germania ordini all’industria in picchiata a settembre. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.
Germania, nuovo calo per gli ordini all’industria. Nel mese di settembre nuovo segno meno per gli ordini all’industria tedesca. La variazione mensile rispetto ad agosto è un pesante -4%, molto peggio delle attese fissate su un -0.5%. Se la domanda interna prova a resistere (+0.5%), quella estera sprofonda: -7% nel complesso, -8% dai paesi dell’Eurozona. Per tipologia di beni, il dato peggiore è il -6% dell’impiantistica, mentre i beni di consumo salgono rispetto al mese precedente del 7.5%. Su base annua gli ordini all’industria sono in flessione del 10.8%.
Eurozona, prezzi alla produzione in crescita a ritmo più lento a settembre. Nel mese di settembre i prezzi alla produzione nell’Eurozona sono saliti dell’1.6% su base mensile, un decimo in meno rispetto alle aspettative del mercato, ed in rallentamento rispetto ai due mesi precedenti. Il dato riflette il rallentamento della crescita dei prezzi dell’energia che rappresenta ancora la componente più ingombrante per l’indice. Al netto dei beni energetici l’indice PPI ha registrato una variazione mensile dello 0.4%, stesso risultato del mese precedente.
USA, mercato del lavoro meglio delle attese ad ottobre. Nel mese di ottobre l’economia americana ha creato 261 mila nuovi posti di lavoro, in calo rispetto al mese precedente ma sopra le attese degli analisti. Per la statistica è il peggior risultato dal dicembre del 2020, ma in termini reali significa che l’occupazione negli USA continua ad essere forte. In media i nuovi posti al mese creati sin qui da inizio anno sono oltre 430 mila, un ritmo più basso rispetto al 2021. Cresce l’occupazione nel settore servizi, ma cresce anche – inaspettatamente – nella manifattura. Rispetto a settembre il tasso di disoccupazione torna a salire: 3.7% contro il 3.5% del mese precedente. Un dato frutto di un leggero aumento dei disoccupati, unito ad un calo frazionale del tasso di partecipazione. La paga oraria registra un aumento dello 0.4% su base mensile (un decimo in più del mese precedente), mentre su base annua la variazione è del 4.7% (tre decimi in meno rispetto a settembre), sostanzialmente in linea con le attese. In definitiva la tonicità del mercato del lavoro rimane alta anche se iniziano ad intravedersi segnali di un principio di raffreddamento (il calo di occupazione nei settori più esposti ai tassi ed ai consumi). A questo punto il dato di dicembre, condizionato dalle assunzioni stagionali, potrà darci molte informazioni in più sull’efficacia della medicina FED.
Canada, balzo occupati nel mese di ottobre. L’economia canadese ha creato 108.3 mila nuovi posti di lavoro nel mese di ottobre, miglior risultato dal febbraio scorso e molto al di sopra delle attese. Ad aumentare sono i lavori a tempo pieno (+119mila), soprattutto nel settore della manifattura, delle costruzioni e nei servizi. Calano, invece, gli occupati nel settore retail. Il tasso di disoccupazione si mantiene stabile al 5.2%, mentre la paga oraria cresce del 5.5% su base annua, in accelerazione rispetto a settembre (5.2%).
Foto di Ralph