Anche di fronte a numeri dell’inflazione che tendono a scendere, in India la banca centrale decide per un nuovo rialzo dei tassi di interesse, il sesto consecutivo, portando il riferimento ai massimi dal 2019. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.
India, banca centrale alza i tassi ai massimi dal 2019. La banca centrale indiana ha deciso di procedere con un nuovo rialzo dei tassi, il sesto consecutivo, portando il riferimento al 6.25% (+25bp). La decisione era attesa dai mercati ed è figlia di una situazione sul fronte dei prezzi ancora molto delicata. Se da un lato l’inflazione ha registrato due mesi consecutivi di calo ed è rientrata nella banda di tolleranza dell’istituto centrale, dall’altro lato la discesa sarà molto lenta e necessità di essere “accompagnata” da una politica monetaria restrittiva. L’ultima stima vede la variazione dell”indice dei prezzi scendere al 5.3% nel corso del prossimo anno fiscale, appena quattro decimi sotto l’attuale livello.
Francia, occupazione stabile nell’ultimo trimestre del 2022. Nell’ultimo trimestre del 2022 l’economia francese ha aggiunto soltanto 3mila nuovi occupati, con una crescita rispetto al trimestre precedente nei fatti pari a zero. Si tratta del primo rilevamento senza crescita dall’ultimo trimestre del 2020, ancora presto per dire se possa essere un indizio per l’andamento del mercato del lavoro nell’intera zona euro, da registrare comunque che il risultato finale è frutto soprattutto di una pessima performance del settore servizi, mentre industria ed agricoltura hanno continuato a registrare una crescita di occupazione.
Italia, vendite al dettaglio in calo a dicembre, ma meno delle attese. Nel mese di dicembre le vendite al dettaglio in Italia sono scese dello 0.2% rispetto al mese precedente, sei decimi in meno rispetto alle attese ed in controtendenza rispetto al rilevamento di novembre. A calare sono le vendite di beni non alimentari, mentre quelle di generi alimentari registrano un +0,1%, in rallentamento rispetto al mese precedente. Su base annua i numeri rimangono positivi con un +3.4% che è un punto percentuale in meno rispetto al rilevamento di novembre. Su questo dato va naturalmente fatta la tara inflazione; i volumi di vendita, infatti, hanno registrato su base annua un calo del 4.4%.
USA, tassi sui mutui a 30 anni. I tassi dei mutui a 30 anni negli USA sono scesi nell’ultimo rilevamento al 6.18%, quinto ribasso consecutivo e valore più basso dal settembre scorso. La spiegazione è collegata all’andamento dei treasury che continuano a scontare aspettative di allentamento della politica monetaria della FED.
Foto di F1 Digitals