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USA, inflazione a gennaio continua la discesa ma a ritmo più basso

Negli USA l’inflazione continua la discesa per il settimo mese consecutivo, ma a gennaio il ritmo rallenta su peso costi abitativi, energia e alimentari. Giappone, ultimo trimestre 2022 in crescita. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Australia, fiducia consumatori scende ai minimi da tre mesi. Nel mese di febbraio la fiducia dei consumatori australiani è scesa su peso inflazione e rialzo dei tassi di interesse. L’indice elaborato dal Melbourne Institute scende a 78.5, minimo da tre mesi a questa parte e solo cinque decimi sopra il minimo storico.

Giappone, recessione tecnica evitata nel quarto trimestre 2022. Nel quarto trimestre del 2022 l’economia giapponese è cresciuta dello 0.2%, in controtendenza rispetto al trimestre precedente ed evitando così la recessione tecnica. Il risultato è inferiore alle attese del mercato (+0.5%) e segnala un ritorno alla crescita dei consumi privati (+0.5% contro la crescita zero del trimestre precedente). Continua il contributo positivo delle esportazioni nette, segno più per il quinto trimestre consecutivo.

Gran Bretagna, disoccupazione stabile a dicembre. Nell’ultimo trimestre del 2022 la disoccupazione nel Regno Unito si è mantenuta stabile al 3.7%, in linea con le attese. In calo il tasso di inattivi, sceso al 21.4%, con l’istituto statistico britannico che sottolinea il forte flusso in entrata nel mercato del lavoro registrato nel periodo ottobre-dicembre. Nel frattempo le offerte di lavoro continuano lentamente il loro trend al ribasso: nel periodo novembre-gennaio sono scese per il settimo trimestre consecutivo. Per quel che riguarda i salari, voce particolarmente importante per la BoE, l’ONS rileva l’ottavo mese consecutivo di crescita della paga settimanale senza bonus, +6.7% nell’ultimo trimestre del 2022, due decimi sopra le attese, massimo da due decenni. Quella complessiva è salita del 5.9%, meno delle attese ed ai minimi da luglio scorso. Corretta per l’inflazione la paga esclusi bonus registra un -2.5% su base annua, segnalando la continuazione della fase di perdita di potere d’acquisto degli stipendi inglesi.

USA, inflazione a gennaio continua la discesa ma a ritmo più basso. Nel mese di gennaio l’inflazione negli USA è scesa per il settimo mese consecutivo, fermandosi al 6.4% su base annua. Un valore leggermente superiore alle attese e solo un decimo meno del mese precedente. La variazione negativa più bassa dal picco raggiunto a luglio scorso. Scende di un decimo anche l’indice core che registra un +5.6% su base annua, anche in questo caso un decimo sotto il rilevamento precedente, quarto mese di calo consecutivo e minimo dal dicembre del 2021. Su base mensile il livello dei prezzi torna a salire dopo due mesi consecutivi di calo: +0.5%, in linea con le attese. A rallentare il processo di raffreddamento dell’inflazione USA soprattutto i costi abitativi (bolletta, canoni, etc…) ed il rialzo dei prezzi di cibo e carburanti. Da tenere in considerazione la rimodulazione del paniere attivata in gennaio, un cambio di pesi che ha dato maggior risalto ai costi abitativi e ridotto l’incidenza di voci ampiamente deflattive come le auto usate. In ogni caso, i dati di gennaio confermano che l’inflazione continua a rimanere elevata e rafforzano il concetto espresso nei giorni scorsi da Powell.

Foto di BurningWell

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