La stima flash dei sondaggi PMI di febbraio registra una ripresa del settore privato, con un netto miglioramento del settore servizi ed una generale riduzione della pressione sui prezzi. In Canada dati positivi dall’inflazione di febbraio. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.
Germania, ancora un miglioramento per l’indice Zew a febbraio. Nel mese di febbraio l’indice Zew è salito di 11,2 punti rispetto al mese precedente, toccando quota 28.1, massimo ad un anno e seconda lettura consecutiva sopra lo zero. La fiducia degli investitori tedeschi cresce sulla scorta dei dati trimestrali positivi nel settore dell’energia e soprattutto in quello bancario. Per il 42% degli analisti intervistati la situazione dell’economia tedesca è destinata a migliorare nei prossimi 6 mesi; solo un 14% del campione ritiene che le cose possano peggiorare. Migliora anche la percezione della condizione economica attuale che, seppur rimanendo in territorio negativo, guadagna 13.5 punti rispetto al mese precedente.
Gran Bretagna, ordinativi industriali visti ancora in calo a febbraio. Il sondaggio sugli ordini all’industria britannica condotto dalla CBI migliora leggermente nel mese di febbraio ma registra ancora un risultato inferiore a zero, segnale di aspettative di ordini in calo. Gli ordini dall’estero rimangono ampiamente sotto la normalità, mentre l’output manifatturiero del periodo dicembre- febbraio registra il peggior calo dal settembre del 2020. Unica nota positiva arriva dai prezzi, qui l’aspettativa di inflazione media sui prezzi di vendita tocca il minimo dal marzo del 2021.
Sondaggi PMI, stima flash di febbraio vede una ripresa del settore privato. La stima flash dei sondaggi PMI per il mese di febbraio sembra indicare una ripresa ed un ritorno all’espansione per il settore privato delle principali aree economiche mondiali, in particolare grazie al recupero del settore servizi, mentre la manifattura continua la sua fase di debolezza. Vediamo alcuni dati nel dettaglio.
Australia. A febbraio è ancora contrazione per il settore privato aussie (5° mese consecutivo), ma i numeri segnalano un recupero rispetto ai mesi precedenti. Il PMI composite si ferma a quota 49.2, massimo a quattro mesi. La manifattura conferma quota 50, crescendo di un decimo rispetto a gennaio, mentre il PMI servizi passa da 48.6 a 49.2 con un rallentamento della diminuzione degli ordini (specie dall’estero) ed una crescita della componente occupazione. Sia dalla manifattura che dai servizi continuano ad arrivare segnali di raffreddamento per quel che riguarda la crescita dei prezzi.
Giappone. Secondo mese consecutivo in zona espansione per il settore privato giapponese, trainato dal settore servizi, il cui PMI tocca quota 53.6: sesto mese consecutivo di espansione e maggior valore dal giugno scorso. Continua a soffrire la manifattura che rimane in zona contrazione, peggiorando rispetto al mese precedente. L’occupazione cede sia nei servizi che nella manifattura. Interessante il dato sui prezzi, visti in ascesa sia nel settore servizi che in quello manifatturiero.
Eurozona. Il settore privato dell’area Euro rimane in zona espansione anche nel mese di febbraio, accelerando rispetto al mese precedente. L’indice composite sale a quota 52.3, massimo dal maggio scorso, con i servizi che toccano il massimo a 8 mesi e la manifattura che rivede la luce. A livello nazionale si registra il ritorno in zona espansione delle due principali economie dell’area (Germania e Francia). Tornano a salire gli ordini, mentre sul fronte occupazione la crescita vista in questi mesi comincia a perdere ritmo. Infine cala la pressione sui prezzi, elemento che migliora le aspettative degli operatori per i prossimi mesi.
Gran Bretagna. Ritorna in zona espansione per la prima volta dal luglio scorso il settore privato inglese, e lo fa grazie alla buona performance del settore servizi che tocca il massimo a 8 mesi. La manifattura sfiora la zona espansione e registra anch’essa un miglioramento rispetto al mese precedente. A guidare la lettura al rialzo del sondaggio è soprattutto l’aspettativa sui prezzi, migliorata rispetto ai mesi precedenti, assieme ad una minor incertezza sulla situazione politica interna del paese.
Canada, inflazione nel mese di febbraio. Nel mese di febbraio l’inflazione in Canada ha rallentato oltre le attese. La variazione annua passa dal 6.3% al 5.9%, tre decimi meglio delle attese. Su base mensile, invece, si registra un aumento dei prezzi dello 0.5%, comunque due decimi sotto le attese del mercato. In calo anche la componente core che passa dal 5.4% al 5%, anche in questo caso meglio delle attese. Al netto delle variazioni più elevate il tasso di inflazione annuo si ferma a febbraio al 5.1%, in calo di due decimi rispetto al mese precedente. Numeri confortanti ma ancora molto distanti dal target della banca centrale.
USA, vendita di case esistenti nel mese di gennaio. Ancora un mese con il segno meno per le vendite di case esistenti negli USA. A gennaio è -0.7% rispetto al mese precedente, 12° mese di calo consecutivo, con un ritmo di crescita annualizzato di 4 milioni di unità, la lettura più bassa dall’ottobre del 2010. Secondo gli analisti di NAR il mercato immobiliare statunitense dovrebbe aver toccato il punto più basso.
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