La lettura finale del PIL quarto trimestre 2022 per la Germania peggiora il quadro di contrazione e si torna a parlare di possibile recessione tecnica. Negli USA dato PCE Index peggiore delle attese e consumi che tornano a salire: segnali inflazionistici per la FED. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.
Giappone, inflazione a gennaio ancora in rialzo. Nel mese di gennaio l’inflazione in Giappone si conferma sopra la soglia del 4% annuo e si ferma al 4.3%, tre decimi oltre il dato di dicembre e massimo dal dicembre del 1981. Anche l’inflazione core, al netto delle componenti più volatili, sale nel primo mese del 2023: 4.2% su base annua, due decimi oltre il risultato di dicembre e massimo dall’ottobre del 1981. Per il decimo mese consecutivo il dato si colloca al di sopra del target della banca centrale.
Gran Bretagna, fiducia consumatori in miglioramento a febbraio. L’indice di fiducia dei consumatori inglesi migliora nel mese di febbraio. L’indicatore eleborato da GfK passa da -45 a -38, meglio delle attese ma ancora ampiamente sotto il livello dell’immediato pre-pandemia. I consumatori sembrano guardare con un po’ più di ottimismo all’evoluzione della situazione economica del paese ed all’andamento futuro delle proprie finanze. Le incertezze, tuttavia, rimangono ancora elevate.
Germania, fiducia consumatori migliora in febbraio. Quinta lettura in miglioramento consecutiva per l’indice della fiducia dei consumatori tedeschi. Nel mese di febbraio l’indicatore sale a -30.5, massimo dal luglio dell’anno scorso, un decimo peggio delle attese del mercato. Il calo dei prezzi dell’energia infonde un po’ di ottimismo ai consumatori tedeschi sia relativamente alla condizione attuale che all’andamento dell’economia nei prossimi mesi. L’incertezza rimane elevata e la propensione all’acquisto migliora solo frazionalmente.
Germania, contrazione quarto trimestre 2022 peggiora nella lettura finale. Nel quarto trimestre del 2022 l’economia tedesca ha registrato una contrazione del PIL pari allo 0.4% su base congiunturale, due decimi in più rispetto a quanto calcolato nella lettura preliminare. La crescita annua è scesa sotto il punto percentuale: +0.9% contro il +1.1% precedente. In netto calo sia la spesa privata che gli investimenti privati. Con questi dati sembra farsi di nuovo possibile l’entrata in recessione tecnica nel primo trimestre del 2023.
USA, spese e redditi personali nel mese di gennaio. Nel mese di gennaio le spese personali negli USA sono salite dell’1.8% rispetto al mese precedente, ben quattro decimi oltre le attese ed in controtendenza rispetto al mese precedente. Sempre in gennaio la crescita dei redditi è stata dello 0.6%, quattro decimi sotto le attese ma in accelerazione rispetto al mese precedente. L’indice PCE core, il più monitorato dalla FED per capire l’andamento dell’inflazione, registra a gennaio una variazione annua del 4.7%, in risalita rispetto al mese precedente e superiore alle attese del mercato. Dati che non piaceranno ai mercati e che rafforzano la possibilità di ulteriori rialzi dei tassi nei prossimi mesi, con i consumi che resistono e l’inflazione che rimane persistente.
USA, vendita di nuove case nel mese di gennaio. Nel mese di gennaio le vendite di nuove case negli USA sono salite del 7.2% rispetto al mese precedente, stessa variazione registrata a dicembre e segnale, secondo gli analisti, che il mercato immobiliare statunitense comincia a stabilizzarsi.
USA, indice Michigan fiducia consumatori finale di febbraio. La lettura finale dell’indice di fiducia dei consumatori statunitensi elaborato dall’università del Michigan registra un miglioramento rispetto alla stima flash: 67 punti da 66.4, con un miglioramento delle aspettative sui prossimi mesi ed una revisione al ribasso della percezione della condizione attuale. Sul fronte inflazione l’aspettativa a 12 mesi scende al 4.1% dal 4.2% della stima preliminare.
Foto di Rebecca Holm